Il mandellese della “Lario” Nicolas Castelnovo quarto nella finale del “quattro senza”, con l’Italia alle spalle di Romania, Polonia e Bielorussia
(C.Bott.) Ha dato tanto al remo italiano e ora sta mettendo la sua professionalità e la sua immutata passione per il canottaggio al servizio degli atleti della Canottieri Retica. Loro, va detto, lo stanno ripagando con ottimi risultati. E domenica 5 settembre, in Polonia, il mandellese Carlo Gaddi, ora residente ad Abbadia Lariana, ha avuto la grande soddisfazione di vedere un suo vogatore salire sul terzo gradino del podio, dopo un’avvincente regata, ai campionati europei Under 23 in svolgimento a Kruszwica.
Si tratta di Leonardo Tedoldi, terzo con il “quattro di coppia” maschile di cui facevano parte anche Pietro Cangialosi (Canottieri Padova), Lorenzo Gaione (Cus Torino) e Francesco Molinari (Cus Pavia). Davanti a loro si sono piazzati la Repubblica Ceca e la Bielorussia, rispettivamente oro e argento, ma ciò che più conta è che gli azzurri si sono lasciati alle spalle, dopo un entusiasmante rush finale, la Polonia quarta classificata.
Una gara tutta in rimonta, quella del “quadruplo” azzurro, quinto ai 500 metri e quarto sia ai 1.000 sia ai 1.500. Poi, come detto, il meraviglioso "sprint" finale.
Grande la soddisfazione di Carlo Gaddi. “Leonardo e i suoi compagni di barca sono stati bravissimi - dice - e lo splendido bronzo di oggi ripaga me e tutto lo staff tecnico dei sacrifici fatti”.
Tedoldi e Carlo Gaddi in una foto che li ritrae nel 2019 al rientro di Leonardo dal Giappone. |
Leonardo Tedoldi è nato il 16 giugno 2002 a Chiavenna. Si è avvicinato al canottaggio a livello agonistico nel 2014 e nel 2019 ha conquistato - sempre nella specialità del “quattro di coppia” - l’argento ai Mondiali Junior disputati in Giappone, prima storica medaglia iridata della Canottieri Retica. Quest’anno ha vinto l’argento anche ai Mondiali Under 23 di Racice, in Repubblica Ceca.
Si è fermato invece a un passo dal podio Nicolas Castelnovo, quarto con il “quattro senza” maschile alle spalle degli equipaggi di Romania, Polonia e Bielorussia. L’armo azzurro, distanziato di poco più di due secondi e mezzo dal bronzo, ha invece preceduto la Svizzera e la Grecia, rispettivamente quinta e sesta.
Del nostro “quattro senza” oltre al mandellese portacolori della “Lario” facevano parte anche Luca Giurgevich, Federico Marsi e Ivan Galimberti, quest’ultimo a sua volta del sodalizio remiero comasco.
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