Prezioso si è sempre rivelato il suo apporto in occasione della ricorrenza patronale di Sant’Abbondio e alla festa di ogni 13 agosto in Calivazzo
Cristoforo Mainetti, il "Nene", classe 1943. |
(C.Bott.) Mandello Lario e in particolare Somana piangono Cristoforo Mainetti, per tutti il “Nene”, scomparso all’età di 78 anni. Nato il 9 marzo 1943, aveva svolto fino alla pensione la professione di autista.
Con lui, la frazione perde un altro dei suoi simboli e dei suoi riferimenti, un personaggio sul quale Somana poteva contare in varie circostanze. Su tutte, l’annuale festa patronale di Sant’Abbondio, ricorrenza da sempre particolarmente sentita dai residenti nella frazione mandellese.
Agli eventi religiosi proposti a fine agosto appunto in onore del patrono facevano da apprezzato contorno, fino a prima della pandemia, la tradizionale raviolata e un accurato servizio di ristorazione. E lui non ha mai mancato, fino a qualche anno fa, di dare il suo prezioso apporto in cucina, in particolare nel ruolo di addetto alla preparazione delle costine.
Determinante è sempre stato anche il suo contributo a un’altra festa legata alla tradizione mandellese, quella all’Alpe di Calivazzo, che si svolge a sua volta a cadenza annuale (in questo caso la data è quella del 13 agosto) e che ha sempre visto Mainetti in prima fila, in particolare nella preparazione degli gnocchi, il piatto più gettonato di quella giornata.
Poi c’erano gli animali - i suoi amati animali, è più giusto dire - che lui custodiva amorevolmente (e che ha accudito fino a pochi giorni fa) nell’area denominata “La Tenza” situata sempre a Somana, in prossimità della sua abitazione.
Cristoforo Mainetti lascia la moglie, Mariella Stropeni, le figlie Simona e Paola, le sorelle Filomena e Giovanna e gli affezionati nipoti Michele, Fabrizio e Giorgia.
Grazie del ricordo!
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