In occasione della cerimonia di premiazione sottolineata la rilevanza della collaborazione tra i vari soggetti istituzionali
Lo Spi Cgil di Lecco ha tenuto nei giorni scorsi la cerimonia di premiazione dei “Giochi di LiberEtà” edizione 2021. Lo ha fatto all’Oto Lab di Lecco, ex opificio trasformato in uno spazio-laboratorio, luogo simbolo nella storia della città.
Per sottolineare l’importanza dell’appuntamento era presente, tra gli altri, Pietro Giudice in rappresentanza dello Spi Cgil regionale.
A dare il via all’evento è stato il segretario generale dello Spi provinciale, Pinuccia Cogliardi. “Non ripartiamo da dove siamo rimasti, perché purtroppo tante cose sono da ricostruire - ha esordito - ma noi come Spi ci siamo sempre stati: abbiamo dato voce alle esigenze delle persone e continueremo a essere al loro fianco”.
Simona Piazza, vicesindaco di Lecco, ha sottolineato la rilevanza della collaborazione tra i vari soggetti territoriali. “Le iniziative che si svolgono nella nostra città - ha detto - spesso vengono promosse da una rete di realtà istituzionali e non e i “Giochi di LiberEtà”, che rientrano a pieno titolo tra queste iniziative, sono stati al fianco delle persone più fragili nei momenti di difficoltà”.
E’ toccato poi al presidente di Auser Lecco, Claudio Dossi, evidenziare quanto sia importante la relazione tra lo Spi e l’Auser. Ha altresì sottolineato i vari momenti in cui vengono condivise le iniziative destinate alla popolazione anziana.
Il momento clou è stato rappresentato dalle premiazioni delle quattro categorie in gara (racconti, poesie, fotografia e pittura).
Una giuria di esperti aveva valutato le opere dei partecipanti e ha consegnato una targa celebrativa ai tre pensionati che si sono distinti in ciascuna delle specialità.
L’ultima parola è spettata al segretario generale della Camera del Lavoro di Lecco, Diego Riva, il quale ha affermato: “Credo che con questo evento lo Spi abbia fatto una buona cosa, perché dimostra che la Cgil di Lecco con le sue categorie è in grado di restare in campo e di essere un punto di riferimento, culturale e non solo. L’obiettivo è garantire sempre di più il bene della collettività, senza lasciare indietro nessuno”.
Per i vincitori del concorso, peraltro, non finisce qui, perché ad attenderli vi sono ora altre sfide rappresentate dalle gare regionali, che si svolgeranno in autunno a Cattolica, sull’Adriatico.
I “Giochi di LiberEtà” vanno proprio in questa direzione: mettersi in gioco, scoprire e coltivare la propria personalità. Oggi più che mai occorre ribadire che anche il diritto al benessere è centrale, perché una società che investe appunto nel benessere è una società più forte.
Nessun commento:
Posta un commento