28 luglio 2021

Il “quattro di coppia” azzurro e quella medaglia sfumata: “Siamo molto amareggiati”

Simone Venier, compagno di barca di Andrea Panizza: "Quel filaremo ci ha fatto fermare, siamo ripartiti ma rientrare in zona podio sarebbe stato impossibile per chiunque" 


 

(C.Bott.) E’ inutile nasconderlo, la delusione è grande perché la barca di Giacomo Gentili, Luca Rambaldi, Andrea Panizza e Simone Venier era forse la più attesa tra quelle dell’Italremo. Favorita della vigilia era probabilmente l’Olanda, ma il podio era alla portata del “quattro di coppia” azzurro. Quello che in gergo tecnico viene definito filaremo ha lettelarmente frenato l’armo italiano intorno ai 750 metri, costringendo Panizza e compagni a fermarsi per poi ripartire.

Poi la seconda parte della regata, con il generoso quanto purtroppo inutile tentativo del nostro “quadruplo” di tornare in corsa per una medaglia, con l’oro olimpico vinto dall’Olanda con la migliore prestazione mondiale e il quinto posto dell'Italia.

Una finale che lascia insomma l’amaro in bocca e la dichiarazione rilasciata al sito della Federazione italiana canottaggio da Simone Venier, alla sua quinta Olimpiade, è emblematica.

“Abbiamo iniziato la finale facendo ciò che ci eravamo detti di fare, ovvero partendo bene e uscendo fuori dal gruppo - ha spiegato il portacolori delle Fiamme gialle - poi però è andata così. Quel filaremo ci ha fatto fermare, siamo ripartiti ma era pur sempre una finale olimpica, una gara molto veloce, con la prima classificata che ha fatto il record del mondo, dunque rientrare in zona podio sarebbe stato impossibile per chiunque”.

“Siamo molto amareggiati - ha aggiunto Venier - ma dobbiamo ringraziare chi ci ha permesso di arrivare fin qui, ovvero la famiglia, le Fiamme gialle, la Federazione”.

Poi un doveroso pensiero per Filippo Mondelli: “Volevamo onorare la memoria di “Pippo” con un podio. Ci abbiamo provato ma è andata così, complice un bacino remiero difficile da gestire, ventoso e con folate improvvise che arrivavano da tutte le parti. Complimenti a chi ha sbagliato meno di noi e ci è arrivato davanti”.

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