Nella sala consiliare del Comune di Gravedona l’alpino Carlo Poncia di Consiglio di Rumo, reduce di Russia, ha incontrato oggi il comandante del 5° Reggimento Alpini colonnello Massimiliano Gualtieri, il presidente della sezione Ana “Alto Lario” di Colico, Stefano Foschini, il past-president Luigi Bernardi, il vicesindaco di Gravedona, Cesare Soldarelli, e il capogruppo Ana di Consiglio di Rumo, Eugenio Dotti.
La famiglia alpina, in congedo e in armi, ha così voluto far sentire l’affetto e la propria vicinanza al reduce di Russia.
“Per la nostra associazione i reduci sono punti di riferimento dei nostri valori, esempi per le vecchie e nuove generazioni - ha detto il presidente Foschini - simboli di sacrificio, patriottismo e solidarietà. Purtroppo la pandemia in atto non ha consentito agli alpini di organizzare prima l’incontro, ma lo avevo promesso non appena le condizioni dell’epidemia l’avessero consentito. E ora, pur con tutte le misure di prevenzione, ho voluto mantenere l’impegno preso con Carlo e con i suoi familiari”.
“Ai giovani alpini 5° Reggimento - ha sottolineato dal canto suo il colonnello Gualtieri - vengono costantemente ricordati l’esempio e il sacrificio dei loro tanti coetanei che, come l’alpino Carlo Poncia, ci hanno consentito di vivere in concordia e benessere”.
Durante l’incontro il comandante Gualtieri ha donato al reduce, che compirà 99 anni il prossimo 27 dicembre, il "Crest" del Battaglione Morbegno e del 5° Reggimento Alpini, tra le cui fila ha combattuto Poncia.
Arruolato l’8 gennaio 1942 nel Battaglione Morbegno, ha partecipato alla campagna di Russia, dove è stato ferito a una gamba da un mortaio. Nell’inverno del ‘43, rientrato a San Candido, è stato fatto prigioniero dall’esercito tedesco e trasferito in un campo di lavoro a Lipsia. Liberato nel 1945, Poncia ha fatto ritorno alla sua casa natale a Consiglio di Rumo.
Il presidente Foschini ha dato appuntamento all’alpino Poncia in occasione del prossimo anniversario della battaglia di Nikolajewka che sarà celebrato a Colico il 6 febbraio 2022.
Uno speciale saluto è stato trasmesso anche da parte del Capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale di Corpo d’armata Pietro Serino, e del comandante delle truppe alpine, generale di Corpo d’armata Claudio Berto.
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