01 giugno 2021

Suor Maria Laura Mainetti beata. Domenica la cerimonia allo stadio comunale di Chiavenna


 

Sarà lo stadio comunale di via Falcone e Borsellino a Chiavenna a ospitare domenica prossima, 6 giugno, la cerimonia di beatificazione di suor Maria Laura Mainetti. A presiedere il rito sarà il prefetto della Congregazione delle cause dei santi, cardinale Marcello Semeraro. Con lui, concelebreranno il vescovo di Como, monsignor Oscar Cantoni, e decine tra presuli e sacerdoti.

L’accesso all’area avverrà a partire dalle ore 13.30. Alle 15 si terrà un momento di preparazione con una serie di letture, le prove di canto e la proposta di alcuni testi che aiuteranno a ripercorrere la vita della religiosa originaria di Colico, uccisa il 6 giugno del 2000.

Alle 15.50 prenderà il via la processione dei concelebranti e alle 16 avrà inizio la celebrazione eucaristica.

“L’esperienza spirituale di suor Maria Laura - sottolinea nell’occasione l’arciprete di Chiavenna, monsignor Andrea Caelli - è attualissima e valida per tutti: consacrati, religiose, sacerdoti e laici. Suor Maria Laura ha tracciato un percorso di santità che siamo chiamati a percorrere, alla luce anche del magistero di papa Francesco. E’ stata una donna in uscita: oltrepassando le porte del convento, si è fatta prossima di tutti i fratelli e le sorelle, senza distinzione di età, provenienza e religione”.


 

“Per loro - aggiunge - ha dato la vita. Non soltanto nel momento ultimo del martirio, ma nell’insieme del suo operato: ha speso la vita per gli altri. La sua è una santità che si fa formazione, che si è concretizzata nella relazione. Ha valorizzato l’universo femminile, in particolare quel mondo giovanile di cui aveva intuito le fragilità e gli affanni. Ha vissuto una spiritualità di recupero, per tutelare e promuovere il ruolo della donna in tutte le fasce d’età”.

“Infine è forte l’insegnamento di suor Maria Laura sul fronte delle povertà - conclude l’arciprete - I poveri, materiali e spirituali, per lei erano “il suo Gesù”. Dall’esempio di suor Maria Laura, come Chiesa e come comunità di credenti, possiamo interrogarci su cosa fare nei confronti delle tante nuove forme di povertà che vediamo anche nelle fibre del territorio diocesano”.

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