Alle 18 al “Galli & gufi” la presentazione del libro di Bonini, Scaccabarozzi e Valsecchi, alle 20.30 appuntamento a teatro con “Dopodiché stasera mi butto”
Gli attori di "Generazione disagio" in scena stasera al "De André" di Mandello. |
(C.Bott.) Prosegue questo fine settimana a Mandello Lario il Festival della letteratura. Oggi pomeriggio alle 18, presso “Galli & gufi” in via Statale, in collaborazione con Assocultura - Confcommercio Lecco verrà presentato Io sono nessuno - Da quando sono diventato il testimone di giustizia del caso Livatino di Lorenzo Bonini, Stefano Scaccabarozzi e Paolo Valsecchi.
Il libro nasce da due volontà che si sono ritrovate lungo lo stesso solco. Innanzitutto quella di Piero Nava, lecchese d’origine, testimone dell’omicidio del giudice Rosario Livatino, di poter uscire dal cono d’ombra che da trent’anni avvolgeva la sua vita “in fuga”. Di potersi raccontare ai tanti italiani che credono nello Stato e, ancora di più, nella parte di Stato che ciascuno di noi incarna, di potersi raccontare ai ragazzi e a quel pubblico giovanile spesso disorientato da tanti, troppi “cattivi maestri”.
L’altra volontà è quella dei giornalisti lecchesi Lorenzo Bonini, Stefano Scaccabarozzi e Paolo Valsecchi di tradurre in parole una storia per così dire necessaria, un modello di testimonianza civile in parte ancora sconosciuto al grande pubblico.
Ne è scaturito un libro pubblicato a settembre 2020 nel trentesimo anniversario dell’omicidio del magistrato beatificato lo scorso mese di maggio, il giorno più lungo della vita di Piero Nava. Ne erano nati però soprattutto un incontro emozionante in aeroporto (perché Nava ha oggi una nuova vita e un nuovo nome che conserva gelosamente soltanto per sé e per la sua nuova famiglia) e un dialogo franco e a cuore aperto con un uomo che nessuno aveva costretto a offrire la sua testimonianza e che anzi aveva tutto da perdere nel consegnarla alle forze dell’ordine. Un uomo che tuttavia oggi conferma: “Rifarei tutto quanto”.
Da sinistra Lorenzo Bonini, Stefano Scaccabarozzi e Paolo Valsecchi. |
In serata (inizio alle 20.30) si riapriranno le porte del cineteatro comunale “Fabrizio De André” per accogliere gli attori di “Generazione disagio” Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti e Luca Mammoli, pronti a dichiarare “dopodiché stasera mi butto” e a coinvolgere il pubblico in uno strano e innovativo gioco dell’oca, una folle partita che ha come obiettivo la casella finale del suicidio.
Un conduttore coinvolgerà gli spettatori per far avanzare tre pedine umane sul tabellone: un dottorando, un precario e uno stagista attraverseranno imprevisti, prove collettive e individuali in un ritmo comico serrato e con pezzi di improvvisazione basati su input che verranno dal pubblico. Alla fine vincerà chi riuscirà ad accumulare più… disagio.
Si tratta di uno spettacolo pluripremiato, che ha anche ottenuto il record di incassi al “Torino fringe Festival”, un collettivo artistico che crea spettacoli e performance originali con una forte predisposizione alla contemporaneità, alla nuova drammaturgia, al coinvolgimento del pubblico e al rapporto diretto con l’audience.
Definiti dalla critica “portatori sani di disagio, tra vodka social e suicidi” e “un piccolo grande fenomeno teatrale nato in pochissimo tempo”, i quattro artisti arrivano a Mandello per una serata che parla alla generazione tra i 20 e i 40 anni ma anche - e molto - a un pubblico più vasto.
Prenotazioni obbligatorie al link https://www.visitmandello.it/it/eventi.
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