L’incontro si terrà mercoledì 9 giugno alle ore 18.30 presso la Gelateria Rolly in frazione Olcio
(C.Bott.) Più di trent’anni, tutti d’un fiato. Dalla “Pantera” ai centri sociali, dal Chiapas al Kurdistan, dal processo Priebke al Teatro Valle occupato. Ma soprattutto Radio Onda rossa e la passione per il cinema e il teatro. Ecco, in sintesi, la vita di Federico Raponi, classe 1968, romano, libraio per tradizione a Monteverde.
Giornalista radiofonico, vincitore del premio nazionale “Domenico Miccoli - Scrivere di cinema”, giurato a “FestAmbiente” e ideatore di trasmissioni sulla memoria storica, è autore di Quando il fumo si dirada - Momenti di una vita tra politica, arte e cultura partigiana, il libro che nell’ambito del terzo Festival della letteratura di Mandello verrà presentato domani, mercoledì 9 giugno, alle 18.30 presso la Gelateria Rolly in via Statale a Olcio.
Chiaramente autobiografico - seppur narrato in terza persona da Fedingo, soprannome che da sempre accompagna Raponi - il libro è uno spaccato di storia italiana dagli anni Ottanta, dove il racconto passa continuamente da esperienze personali a “quadri” di attivismo politico.
Federico Raponi |
Una scrittura asciutta, una lettura della propria vita e delle vicende politiche lontana da qualsiasi retorica.
A dialogare con Federico Raponi sarà Edoardo Magni, classe 1991, lecchese, fondatore dell’associazione “Risuono” e socio del Circolo Libero pensiero, portavoce del Comitato “Salviamo il Magnodeno”.
Un confronto tra due epoche, tra due modalità di vivere la politica e la cultura. Un incontro a tutto campo tra generazioni. E per il Festival della letteratura un’altra occasione di lettura della recente storia italiana.
Edoardo Magni |
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