L’Abbazia di Piona, Colico, Gravedona, Morbegno, Bellano e Varenna le sedi della prestigiosa rassegna di cui è direttore artistico il violinista Francesco Senese
Francesco Senese, violinista, direttore artistico del Festival "Musica sull'acqua". |
Andrà in scena dal 4 al 18 luglio “De-sidere” - Desiderare oltre…”, la diciassettesima edizione del Festival internazionale “Musica sull’acqua”. Nei luoghi più suggestivi del Lario sono in programma concerti dal barocco al jazz, contaminazioni e rarità. Ospiti direttori e solisti internazionali, tra i quali Diego Matheuz, Ian Bostridge, Magnus Lindgren e Ingrid Fliter. Tornerà poi la MACH Orchestra, progetto di punta della rassegna.
La meravigliosa Abbazia di Piona, l’atmosfera magica di Santa Maria del Tiglio e la dimora di Palazzo Gallio a Gravedona, l’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno con i suoi affreschi e il chiostro e, per la prima volta, Villa Cipressi a Varenna con il suo giardino botanico e il borgo storico di Bellano. Sono questi alcuni tra i suggestivi luoghi che ospiteranno il festival, per un programma musicale vario che spazierà dal repertorio classico ad ascolti più rari, fino a originali contaminazioni.
“De-siderare, fissare lo sguardo verso qualcosa che attrae, o al contrario distoglierlo percependo una mancanza intesa come sentimento di ricerca appassionata e senza sosta. In una parola, desiderio. Energia che spinge oltre la quotidianità. In questo tempo di lontananza e smarrimento ascoltare e ascoltarsi è di vitale importanza, così come cercare, sperimentare, mantenendo viva l’aspirazione a andare oltre”. Questa l’idea che anima l’edizione di quest’anno nelle parole del direttore artistico e violinista Francesco Senese.
Protagonisti saranno musicisti di rilievo internazionale, alcuni dei quali per la prima volta ospiti della manifestazione. Tra questi Ian Bostridge, tenore fra i più celebri al mondo, cui il Festival affida i concerti di apertura e chiusura, Magnus Lindgren jazzista e polistrumentista svedese, e David Salleras, sassofonista e compositore spagnolo.
Il tenore Ian Bostridge. |
Ritroveremo poi la celebre bacchetta venezuelana Diego Matheuz, che per il terzo anno sarà alla guida dell’Orchestra MACH (Music Art Creativity Hub), formazione nata nel 2018 in seno al Festival, in cui giovani talenti provenienti da ogni parte del mondo si confrontano e suonano insieme a musicisti prime parti di orchestre internazionali, unendo le esperienze didattico-musicali nate intorno al pensiero musicale di Claudio Abbado con quelle del venezuelano “Sistema Abreu”.
Ad arricchire ulteriormente il progetto MACH, anche MACH ensemble, con un approfondimento sul repertorio cameristico, e da quest’anno MACH youth, con gli atelier musicali e creativi rivolti a bambini e ragazzi dai 9 ai 17 anni.
Preziose come sempre le collaborazioni con l’artista Velasco Vitali, che ha creato l’immagine del festival, impegnato nelle scenografie di alcuni concerti e in un laboratorio creativo per ragazzi, e con il mime director Tony Lopresti.
Il Festival si avvale della media partnership di Rai Radio3 e di Rai5, che manderanno in onda alcuni appuntamenti del festival.
IL PROGRAMMA
Sarà Ian Bostridge a inaugurare il Festival domenica 4 luglio (ore 21) all’Abbazia di Piona, con il ciclo liederistico Winterreise di Schubert, suo cavallo di battaglia. L’accompagnerà al pianoforte Julius Drake, pianista tra i più apprezzati per il repertorio liederistico e la musica da camera, che a Bostridge si lega da una lunga e consolidata collaborazione artistica.
Originale l’omaggio del festival a Igor Stravinskij nell’anno in cui cade il cinquantesimo della morte. Il 5 luglio, sempre all’Abbazia di Piona (replica l’8 luglio a Bellano in piazza Santa Marta), Francesco Senese al violino e André Gallo al pianoforte eseguiranno la musica tratta da alcuni balletti del compositore russo e trascritti per i due strumenti, il Divertimento da “Le baiser de la fée” e la Suite italienne da “Pulcinella”. Il concerto sarà impreziosito dalla veste scenografica ideata da Velasco Vitali e del Mimo Ensemble di MACH, diretto da Tony Lopresti.
Villa Cipressi a Varenna. |
Prima volta del festival, come detto, a Villa Cipressi di Varenna, tra gli angoli più belli del ramo lecchese del Lario. Il 6 luglio farà il suo debutto al festival David Salleras, compositore e virtuoso sassofonista spagnolo, talento iberico che si ispira al repertorio tradizionale spagnolo, valorizzando le potenzialità timbriche ed espressive del suo strumento.
Con il sax di Roberto Armocida e Benedetta Senese al pianoforte, presenterà brani che si alternano da Šostakovič a Poulenc e a Nagao.
Altro talento europeo, anche lui per la prima volta al festival, Magnus Lindgren, jazzista e polistrumentista svedese tra i più interessanti del panorama musicale scandinavo di oggi.
Il polistrumentista svedese Magnus Lindgren. |
All’Abbazia di Piona il 7 luglio si alternerà al flauto, clarinetto e sax, affiancato da Francesco Senese (violino) e Nabila Chajai, francese di origini marocchine, vincitrice del Concorso ARD di Monaco e prima arpa in alcune tra le più importanti orchestre europee. Accostamenti insoliti segneranno il programma della serata, con composizioni dello stesso Lindgren inframmezzate da Purcell, Biber, Debussy, Satie e Piazzolla.
Sempre suggestivo, come ogni anno, l’appuntamento con il concerto notturno nella chiesa di Santa Maria del Tiglio a Gravedona. Il 9 luglio in programma il “Quatuor pour la fin du temps” di Olivier Messiaen, capolavoro indiscusso del Novecento, scritto e eseguito per la prima volta nel campo di concentramento di Görlitz nel 1941. Ne saranno interpreti quattro musicisti di primo livello: Ingrid Fliter (pianoforte), Anton Dressler (clarinetto), Diana Tishchenko (violino, fresca vincitrice dell’ultimo Concorso Long-Thibaud di Parigi) e Gabriele Geminiani (violoncello). Introdurrà all’ascolto il giornalista e musicologo Guido Barbieri.
Ingrid Fliter |
Musica e natura si incontreranno, il mattino del 10 luglio, per il Concerto promenade lungo il sentiero del viandante, dove in occasione dell’anniversario dantesco la cantante e attrice Laura Catrani proporrà il suo nuovo progetto “Vox in bestia” con testi di Tiziano Scarpa e la musica di Alessandro Solbiati, Matteo Franceschini e Fabrizio De Rossi Re.
Si toccherà uno dei temi più affascinanti e enigmatici della Commedia dantesca: gli animali simbolici e reali che affollano le tre cantiche e danno vita a un inimitabile bestiario poetico in cui fiere e bestie rappresentano il tramite tra gli uomini e Dio. La sera appuntamento all’Abbazia di Piona per scoprire la musica da camera di primo Novecento del francese Jean Cras, autore oggi di raro ascolto, che divise la sua vita fra il talento musicale (nel 1921 vinse il primo premio al Concorso musicale della Città di Parigi) e la carriera nella marina militare.
Laura Catrani, cantante e attrice. |
Una scrittura musicale dalle tinte impressioniste, con venature esotiche, suggerite dai tanti viaggi compiuti in terre lontane. Se ne avrà un assaggio nel Trio per archi e nel Quintetto per arpa, flauto e archi di cui sono interpreti Nabila Chajai (arpa), Adam Walker (flauto), Francesco Senese (violino), Simone Briatore (viola) e Patrizio Serino (violoncello).
I giovanissimi della MACH Youth, diretti da Diego Matheuz, saranno l’11 luglio all’Auditorium Sant’Antonio di Morbegno con il Concerto per arpa e orchestra di Handel (solista Nabila Chajai), il Concerto per sax e orchestra d Glazunov (solista Roberto Armocida), e la Sinfonia per archi numero 10 di Mendelssohn.
Nella chiesa di San Giorgio a Colico il 12 luglio e nella chiesa di San Bernardino di Villatico, frazione colichese, il giorno successivo carta bianca ai musicisti della MACH Orchestra, protagonisti di due concerti con repertori solistici a sorpresa.
Seguirà MACH Ensemble, formazione nata in seno al progetto MACH con un più specifico percorso nel repertorio della musica da camera e che in pochi anni di vita si è già cimentato con un repertorio che spazia dal barocco al Novecento, convogliando giovani musicisti di diverse nazionalità e prime parti di orchestre internazionali.
Due i concerti che il Festival affida a quest’organico più ridotto, che si alterna in più gruppi da camera, sempre con un programma a sorpresa, il 14 luglio a “Molino Maufet” di Villatico e il 15 in piazza Santa Marta a Bellano.
Alla MACH Orchestra diretta da Diego Matheuz spetteranno gli ultimi due appuntamenti del Festival: il 17 luglio a Morbegno, all’Auditorium Sant’Antonio, e il 18 a Palazzo Gallio a Gravedona. Tornerà Ian Bostridge, che del Festival avrà siglato l’apertura, con uno tra i suoi autori prediletti, Benjamin Britten, e una delle sue opere più amate, “Les Illuminations” opera 18 per tenore e orchestra d’archi su poesie di Rimbaud. Completerà il programma la Serenata opera 48 di Čajkovskij.
Biglietti concerti: da 15 a 20 euro (riduzioni da 10 a 15 euro), ingresso libero per i concerti del 12 e 13 luglio. Ingresso gratuito per ragazzi fino a 14 anni.
Per informazioni: www.festivalmusicasullacqua.org (e-mail info@festivalmusicasullacqua.org).
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