In tavola i menù preparati dallo chef Luigi Gandola. Novità di quest’anno lo “sky bar” per gustare cocktail… tra le nuvole
Tutto pronto a Dervio per l’atteso ritorno di “Dinner in the sky”, il ristorante a 50 metri d’altezza che dà ai commensali la possibilità di pranzare, cenare o degustare un aperitivo sospesi tra cielo e acqua.
E’ iniziato il conto alla rovescia per la tappa in programma dal 18 al 27 giugno. Moltissime le prenotazioni dalla vicina Svizzera, dove il format “Dinner in the sky” sbarcherà nei prossimi mesi, ma un po’ da tutta la Lombardia e anche dalle regioni vicine.
“Dinner in the sky” è il ristorante ad alta quota che ha già lasciato con il naso all’insù il pubblico di tutto il mondo - da Dubai a Londra passando per Las Vegas e Bruxelles - collezionando negli ultimi due anni numeri da record anche in Italia: oltre 3mila biglietti venduti, più di 11mila followers Instagram, 6mila like su Facebook, 800mila visite sul sito Internet.
Un’altra tappa importante, quella derviese, dopo il successo ottenuto dal tour campano, che nelle ultime settimane ha portato “Dinner in the sky” a Napoli e a Caserta, con eventi alla presenza di chef stellati. Uno su tutti: il galà di apertura a Napoli, con Franco Pepe che ha preparato una pizza a 50 metri di altezza.
A Dervio, dove il ristorante tra le nuvole aveva già riscosso grande successo l’estate scorsa con oltre 700 commensali, sarà possibile vivere il brivido di un’esperienza ad alta quota scegliendo tra sei opzioni diverse: colazione, brunch, pranzo, apericena, cena e after dinner, con prezzi che vanno da 69 a 179 euro.
Novità di quest’anno sarà lo “sky bar” a 50 metri d’altezza, che vedrà avvicendarsi dietro il bancone i migliori bartender ed esperti di mixology del territorio, pronti a sfidarsi all'ultimo cocktail nell’affascinante cornice notturna del Lago di Como.
Oltre ai drink, gli ospiti di “Dinner in the sky” potranno degustare i menù curati dallo chef Luigi Gandola del ristorante “Salice blu” di Bellagio, volto noto della Prova del cuoco di Rai 1.
Come a Napoli e a Caserta, “Dinner in the sky” sarà “accompagnato” sul Lario da Kimbo, sponsor principale dell’attrazione a livello nazionale fino al 2022. Un’eccellenza italiana che ha deciso di scommettere sul progetto.
Importanti le partnership con alcune aziende del mondo gastronomico, da Antonius Caviar a “Mani in pasta” fino all’azienda agricola Marco Lupi.
Le divise dello staff saranno invece firmate dalle gemelle Feleppa - Francesca e Veronica - giovani stiliste marchigiane fondatrici dell’omonimo brand.
Massima attenzione per quanto riguarda le misure anti-Covid: sanificazione e igienizzazione sia a terra sia a bordo dell’attrazione. Uno speciale sistema di paratie mobili garantirà il rispetto del distanziamento minimo attorno a tavola. L’accesso all’attrazione, inoltre, sarà scaglionato con un sistema di turnazione e di gestione delle fasi di afflusso e deflusso che mira a limitare il più possibile le occasioni di contatto.
Le prevendite sono ancora disponibili al link https://dinnerinthesky.it/.
Come funziona “Dinner in the sky”?
I commensali arrivano sul posto alcuni minuti prima, accolti delle hostess che ne effettuano la registrazione prima di accompagnarli nella zona “hospitality” per un aperitivo di benvenuto. Successivamente vengono accompagnati due alla volta alla piattaforma, dove vengono allacciati ai sedili, stile Formula 1, dal personale di sicurezza.
Una volta che tutti hanno preso posto, inizia un countdown di 10 secondi per salire in cielo a un’altezza di 50 metri.
La struttura di “Dinner in the sky” è composta da un tavolo appositamente progettato che garantisce a 22 ospiti un’esperienza straordinaria. Il tavolo da 5 tonnellate viene sollevato su 16 cavi di acciaio da una gru da 120 tonnellate.
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