Costa d’Avorio, Marocco, Egitto, Albania, Perù, Ecuador, Serbia e Romania le loro nazionalità. Il sindaco Riccardo Fasoli: “Con questo simbolico ma significativo riconoscimento vi diamo il benvenuto”
(C.Bott.) “Anche se per lo Stato non siete ancora cittadini italiani, per noi voi siete a tutti gli effetti nostri concittadini e con questo simbolico ma significativo riconoscimento vi diamo il benvenuto. Non abbiamo potuto farlo, come avremmo voluto, lo scorso 17 marzo in occasione della Giornata dell’unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera, perciò lo facciamo oggi. A voi chiediamo di essere parte della nostra comunità, in tutto e per tutto”. Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello, si è rivolto così ai nove giovanissimi che ieri pomeriggio hanno ricevuto la cittadinanza civica “ius soli”.
Costa d’Avorio, Marocco, Egitto, Albania, Perù, Ecuador, Serbia e Romania la nazionalità dei bambini, di età compresa tra i 7 e gli 8 anni. E questi i loro nomi: Obed Oulai Keadouan, Aya Bribich, Saad Jannat, Saad Antonios Sobhi Effat Sobhi, Henri Biba, Clarissa Alina Huaman Nalvarte, Tyler Matteo Reyna Baque, Milena Popovic e Sara Mjeshtri.
“Dateci anche voi una mano a far sì che Mandello sia ancora più accogliente - ha detto il primo cittadino rivolgendosi proprio ai bambini presenti in sala consiliare - e che vi si possa vivere sempre meglio”.
Quindi la consegna a ognuno di loro dell’attestato di cittadinanza civica, dello statuto del Comune di Mandello (“vi sono riportati i princìpi che guidano l’agire dell’Amministrazione, le norme che regolano il funzionamento del Comune e le modalità di partecipazione dei cittadini”), della bandiera tricolore (“sventolatela e esponetela in occasione delle ricorrenze nazionali più importanti, non soltanto quando c’è una partita di calcio”) e di una copia della Costituzione italiana, “che elenca i diritti e i doveri di ciascuno di noi”.
Ad accompagnare il tutto anche una lettera a firma sempre del sindaco in cui, proprio a proposito della Costituzione, si afferma che si tratta di “un libro appassionante, scritto tanti anni fa da un gruppo di persone che hanno amato molto l’Italia e che hanno lavorato affinché tutti gli italiani potessero vivere in pace, fossero rispettosi gli uni degli altri senza che alcuno venisse discriminato per razza, religione, sesso, opinioni politiche”.
“Conoscere la Costituzione - si legge ancora nella missiva - vi aiuterà a mantenere vivo e attivo questo interesse, vi guiderà verso una piena consapevolezza dei diritti e dei doveri di ciascun cittadino di oggi e di domani”.
“Sono certo - sono ancora parole del primo cittadino - che il nostro paese potrà contare sempre sul vostro amore e sulla solidarietà che saprete avere nei confronti di tutti i vostri concittadini”.
Quindi un riferimento al concetto di solidarietà: “Essere solidali significa essere uniti, andare d’accordo, aiutarsi, appoggiarsi, sostenersi, comprendersi, partecipare alla vita comune. La solidarietà si fa insieme. Non la si aspetta, non la si riceve ma la si condivide, ognuno facendo la propria parte, secondo le proprie possibilità e le proprie capacità”.
Infine il significato storico, strofa per strofa, del testo dell’inno nazionale: “Dal 12 ottobre 1946 è il canto degli italiani, scritto nell’autunno 1847 dallo studente e patriota genovese Goffredo Mameli e musicato a Torino da un altro genovese, Michele Novaro. Nato in un clima di fervore patriottico che preludeva alla guerra contro l’Austria, l’inno presenta numerosi riferimenti storici del passato, che richiedono però una lettura attenta e circostanziata per una più corretta comprensione del testo”.
Orgogliosa di essere mandellese e di avere 9 piccoli concittadini bellissimi! Grazie amministrazione comunale!
RispondiEliminaOttimo servizio bottagisiano. 😇 Sindaco e Giunta più che lungimiranti e coraggiosi...
RispondiEliminaBuon esempio
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