Oggi pomeriggio alle 15 appuntamento alla “Fondazione Ercole Carcano” con uno spettacolo interattivo per bambini
Il Quintetto di fiati "Gianni Rodari" ieri sera sul palco del "De André" di Mandello Lario. |
(C.Bott.) Fuori, sotto il portico di piazza Leonardo da Vinci, alcuni dei disegni della mostra “Pronto, chi parla?” dedicata dagli alunni delle scuole mandellesi a Gianni Rodari e alle sue filastrocche. Dentro il “De André” le fiabe del grande pedagogista, scrittore e poeta del quale nel 2020 ricorreva il centenario della nascita “raccontate” in musica dal Quintetto di fiati che porta il nome proprio di Rodari.
Sul palco, nel fine settimana che ha dato il via all’edizione 2021 del Festival della letteratura proposto dall’assessorato comunale alla Cultura, Francesca Timperi al flauto traverso, Sandro Marchetti all’oboe, Claudio Ripa al clarinetto, Stefano Dominici al corno e Mirko Nunziante al fagotto.
Con loro, nella gradevolissima serata di ieri, Paolo Sabadini, compositore e docente alla Scuola di musica “San Lorenzo” di Mandello, e Stefania Cassano, voce recitante, brava e spigliata nel raccontare i passaggi più significativi della vita e del percorso letterario di Rodari e nel proporre al pubblico due sue bellissime composizioni: “La speranza”, poesia più che mai attuale perché invita non soltanto a non arrendersi di fronte alle difficoltà ma anche a capire quanto sia importante sperare in cambiamenti positivi, e “L’uomo che rubava il Colosseo”, racconto musicato dal compositore Marco Tamanini con cui il maestro della narrativa scomparso nel 1980 aveva inteso esaltare il valore universale del patrimonio culturale.
Nel programma della serata, condotta da Emanuela Milani, anche brani originali per quintetto di fiati e trascrizioni di pezzi celebri, appunto fino all’accompagnamento in musica delle opere di Rodari.
Dopo il tributo iniziale a Franz Ignaz Danzi, compositore, violoncellista e direttore d’orchestra tedesco autore tra l’altro di tre quintetti per fiati, spazio a un apprezzatissimo medley con alcune memorabili colonne sonore di Ennio Morricone, uno tra i più grandi compositori di ogni tempo, e ad altrettanto celebri armonie di Nino Rota, a sua volta uno tra i compositori più influenti e prolifici della storia del cinema.
Poi un’antica fiaba della Brianza musicata (e recitata) da Paolo Sabadini, fino all’atto finale rappresentato da due brani che hanno unito idealmente Milano e Roma: O mia bela Madunina di Giovanni D’Anzi e Roma nun fa’ la stupida stasera, brano composto da Armando Trovajoli su testo scritto da Pietro Garinei e Sandro Giovannini per la commedia musicale “Rugantino”.
Oggi pomeriggio alle 15 il Quintetto di fiati “Gianni Rodari” - costituito per raccontare ai bambini il repertorio “rodariano” in modalità interattiva e far vivere loro inedite quanto partecipate esperienze musicali e artistiche - tornerà in scena, questa volta alla “Fondazione Ercole Carcano” in via Statale, per proporre un imperdibile spettacolo dedicato proprio ai più piccoli.
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