In suo ricordo una targa alla moglie Margherita e ai figli Rosangela e Emanuele. Il capogruppo Claudio Bianchi: “Lui ha fatto tanto per tutti noi”
(C.Bott.) Una cerimonia semplice ma un omaggio oltremodo sentito. Un primo Maggio nella sede delle penne nere nel ricordo di Giovanni Gaddi, l’alpino mandellese “andato avanti” poco più di un mese fa.
Prima, all’esterno della sede del gruppo Ana, la cerimonia dell’alzabandiera e il canto dell’inno di Mameli, poi l’intervento di Claudio Bianchi.
“Oggi ci ritroviamo qui per stare insieme, come ogni mercoledì sera, ma anche per ricordare la figura del nostro amico Giovanni - ha detto il nuovo capogruppo delle penne nere - Abbiamo il piacere di avere con noi la moglie e i figli, che ringraziamo per la loro presenza e che omaggiamo con una targa che vuole testimoniare l’impegno che Giovanni ha sempre dedicato a questo gruppo”. “Sì, lo vogliamo davvero ringraziare - ha aggiunto - per quanto ha fatto per tutti noi”.
Dopo l'attribuzione di una targa alla moglie, Margherita Balatti, alla quale è stato anche fatto dono di una pianta, ideale simbolo di rinascita, la stessa consorte di Gaddi, visibilmente commossa, ha consegnato al gruppo Ana una busta contenente un’offerta in denaro, gesto assai apprezzato dalle penne nere. Con lei, come detto, i figli Rosangela e Emanuele, con le rispettive famiglie.
Gradita, nell’inedito 1° Maggio degli alpini mandellesi, la presenza della madrina del Gruppo, Rina Compagnoni, alla quale è andato il saluto del capogruppo. “Spero di essere all’altezza dell’incarico che sono stato chiamato a ricoprire - ha affermato Claudio Bianchi rivolgendosi proprio alla madrina del sodalizio - anche nel ricordo di tuo marito, il nostro caro e indimenticato Gildo Molteni, che tanto ha fatto per la nostra associazione”.
Bianchi ha poi annunciato alcune novità riguardanti la sede sociale. “Proprio pochi giorni fa - ha detto con soddisfazione - l’amministrazione comunale ci ha comunicato ufficialmente che rimarrà nostra, in comodato d’uso, almeno fino al 2027, con possibilità di proroga al 2029”.
Sono poi in arrivo la nuova cucina e il nuovo contratto per la fornitura dell’energia elettrica, considerata la risoluzione definitiva del problema legato all’utilizzo del metano, vietato categoricamente dalle Ferrovie dello Stato alle strutture immediatamente adiacenti alle rotaie.
Alla cerimonia è quindi seguito, nel giardino della sede delle penne nere (una ventina i partecipanti, tutti con il loro immancabile cappello alpino), un momento di rinfresco, con alcune prelibate delizie cucinate dal socio e chef Egidio Biffi.
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