Il gruppo consiliare di minoranza: “La documentazione scarna e insufficiente, il fatto che il progetto fosse nei cassetti da fine 2019 e che a tale data risalissero pure i pochi dati riportati, la mancanza di un’analisi attuale e prospettica dei bisogni del territorio ci hanno fatto propendere per un voto contrario”
La casa di riposo di Mandello Lario. |
Dal gruppo consiliare di minoranza “Casa Comune per Mandello democratica” riceviamo e pubblichiamo:
Giovedì 29 aprile, durante la seduta di consiglio comunale, tra i punti all’ordine del giorno è stata discussa la proposta di approvazione del progetto di riqualificazione e ampliamento della casa di riposo di Mandello.
Il progetto nasce dalle necessità, evidenziate dalla breve relazione illustrativa che lo accompagna, di aumento dell’offerta di posti letto per gli anziani e di riqualificazione dei reparti esistenti per servizi e sicurezza.
Con tali premesse è stata considerata la possibilità di rivedere la distribuzione del reparto al piano secondo, ampliandolo, e di realizzare in continuità un nuovo reparto al terzo piano in sopraelevazione. Nel contempo, si provvederebbe all’adeguamento del sistema strutturale nel suo complesso.
Come prevede il Piano dei servizi, in relazione ad aree come questa destinate a servizi, la proposta deve essere accompagnata da uno “specifico progetto” al fine di permettere ai consiglieri di apprezzarne e valutarne ogni aspetto, non soltanto quello edilizio e di contesto, ma anche di utilità sociale, di coerenza con le finalità del proponente e di necessità e motivazione della richiesta.
Progetto importante, questo, come si può capire, che comporterebbe un aumento di 29 posti letto, quasi il 30% in più dell’attuale capienza, con un importante effetto sociale, ma anche economico nonché strutturale e di impatto visivo.
In questa considerazione il previsto “specifico progetto” assume una valenza molto importante. Nella realtà i documenti a nostra disposizione a supporto dell’approvazione consistevano in una relazione illustrativa riportante in poche righe le finalità e gli obiettivi dell’ampliamento, con l’elenco dei servizi che si vorrebbero attivare, redatta da monsignor Giuliano Zanotta, presidente della Rsa, una relazione tecnica ad opera del progettista estremamente sintetica e una tavola planivolumetrica del progetto.
Esprimersi su un progetto del genere non è semplice, forte il trasporto sociale e il sentimento che accomuna tutti verso i nostri anziani. Siamo consapevoli che le Rsa acquisiscono un ruolo sempre più fondamentale alla luce di un progressivo invecchiamento della popolazione, ma la documentazione scarna e insufficiente presentata, il fatto che il progetto fosse nei cassetti comunali da fine 2019 e che a tale data risalissero pure i pochi dati riportati, la mancanza di un’analisi attuale e prospettica dei bisogni del territorio e anche di un’analisi di sostenibilità del progetto a regime, con il rischio che lo stesso possa comportare incrementi delle rette a carico dei degenti o delle loro famiglie, ci hanno fatto propendere per un voto contrario.
A fronte di accuse dirette di politicizzare ogni argomento in discussione, ribadiamo il nostro ruolo prezioso di opposizione, che non è quello di assecondare e condividere ogni aspetto che ci viene presentato, ma quello di svolgere un’attività volta da una parte a controllare, vigilare e verificare la gestione della cosa pubblica locale e dall’altra a proporre, rappresentare e sostenere i cittadini e la società civile.
Bastava avere a disposizione numeri aggiornati, qualche rassicurazione circa il non aumento delle rette nel medio tempo a seguito degli interventi proposti, così come un poco di trasparenza in più circa l’operato della Rsa e il lavoro di valutazione e analisi del progetto sarebbe stato più completo e puntuale.
Gruppo consiliare “Casa Comune per Mandello democratica”
Nessun commento:
Posta un commento