La maglia rosa è come noto il simbolo identificativo del leader del Giro d’Italia di ciclismo. Questo colore fu scelto in omaggio alla Gazzetta dello Sport, il quotidiano che da sempre organizza la prestigiosa corsa a tappe.
Non poteva che essere il colore rosa, dunque, il protagonista dell’appuntamento di ieri che, a un mese esatto dalla partenza del Giro, ha visto l’illuminazione rosa di molti monumenti in contemporanea in tutte le sedi di tappa.
La Valchiavenna ha aderito con entusiasmo a questo invito e grazie alla sinergia e alla collaborazione tra i due Consorzi turistici di Valchiavenna e Madesimo e i Comuni di Chiavenna, Campodolcino e Madesimo si sono illuminati alcuni simboli identificativi del territorio: la statua di Nostra Signora d’Europa all’Alpe Motta e il Ponte romano di Campodolcino, la cascata di Pianazzo e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Madesimo, la torre civica e la Caurga a Chiavenna, oltre a Palazzo Vertemate Franchi a Prosto di Piuro.
“Si è trattato di un’occasione non soltanto per sensibilizzare la popolazione locale all’evento ormai prossimo - spiega il direttore del Consorzio turistico Valchiavenna, Filippo Pighetti - E’ infatti importante cogliere queste opportunità offerte dalla grande macchina del Giro d’Italia per avere importanti riscontri in termini di visibilità”.
Un buon riscontro ha avuto anche il contest fotografico promosso dai due Consorzi con cui gli amanti della fotografia sono stati invitati a immortalare i vari monumenti illuminati di rosa e a postare i loro scatti sui vari social. Chi otterrà più like nell’arco di un mese vincerà un pass di accesso al villaggio di arrivo della tappa a Motta il 29 maggio.
Un modo anche per far godere tanta bellezza e unicità a chi, per via delle restrizioni sugli spostamenti, non ha potuto ammirare di persona i monumenti e gli stabili illuminati.
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