Le famiglie Mura e Marra Mentola scrivono: “In tanti, con discrezione ma con forza, ci hanno circondato di affetto e attenzioni, quasi volessero difenderci da un così grande dolore”
Roberto Mura |
La settimana scorsa la morte di Roberto Mura, scomparso all’età di 54 anni. Ora le famiglie del brigadiere capo dei Carabinieri, che abitava a Mandello e prestava servizio presso il Nucleo operativo radiomobile di Lecco, ci inviano questo scritto che di seguito volentieri pubblichiamo:
E’ in momenti come quelli del lutto e del distacco che ci si accorge di quanti hanno voluto bene alla persona cara che ti è mancata e di quanti l’hanno stimata e apprezzata in vita.
Noi tutti abbiamo scoperto di far parte di una grande famiglia, che è l’Arma dei Carabinieri. Tutti loro, con discrezione ma con forza, ci hanno circondato di vero affetto e di attenzioni, quasi volessero difenderci da un così grande dolore per la scomparsa del caro Roberto.
Abbiamo scoperto quanto lui sia stato amato, rispettato e appunto stimato anche al di fuori della sua famiglia.
E’ allora con questo scritto che vogliamo ringraziare i colleghi-fratelli di Roberto, persone speciali che non ci hanno mai lasciati soli. Un grazie a tutte le autorità che con tanti gesti hanno partecipato al nostro immenso dolore.
Le tante parole di conforto che ci hanno accompagnato in questi giorni ci hanno fatto sentire onorati di avere avuto con noi un ragazzo di così alti valori, discreto, silenzioso ma sempre presente con il suo altruismo e la sua innata bontà.
Grazie, grazie di cuore a tutti coloro - amici e colleghi - che ci sono stati vicini e continuano a esserlo.
Il dolore è infinito, ma la loro vicinanza ci aiuterà ad affrontarlo con forza, ogni giorno.
Famiglie Mura - Marra Mentola
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