Riceviamo da Mandello e pubblichiamo:
In seguito a un malessere di mia figlia, studentessa delle Superiori, oggi ho deciso di presentarmi al “drive through” attivo al Bione di Lecco, di cui avevo già sperimentato l’efficienza lo scorso mese di dicembre con mio figlio.
Prima avevo cercato sui vari siti per sapere se fossero cambiate le modalità di accesso. Non trovando nulla, avevo contattato l’Ats e mi era stato risposto che occorre accedervi con una certificazione rilasciata o dal medico di base-pediatra, oppure dalla scuola stessa, presentandosi poi senza appuntamento al punto tamponi in via Bruno Buozzi.
Ho allora telefonato al mio medico di base, il quale gentilmente mi ha rassicurato di non avere ricevuto comunicazioni in merito a cambiamenti di procedura. Ho quindi provveduto a scaricare la normale autocertificazione e questa mattina, come detto, mi sono presentata con mia figlia al Bione.
Lì non ho visto alcun cartello esposto, ma un giovane che si è qualificato come agente di polizia mi ha comunicato che lui si trovava lì per eseguire un tampone ma che, visto il caos che si era creato in seguito alla mancata comunicazione delle nuove regole, gli era stato chiesto di appostarsi all’ingresso del percorso delle auto per impedirne l’accesso. Lo stesso agente ci ha fatto presente che alle 10.30 aveva già respinto circa 300 auto.
Ci ha invitato poi a consultare il portale accoda.asst-lecco.it e a prendere appuntamento. Così ho fatto ed è stato tutto molto semplice. L’appuntamento mi è stato già fissato per domani, martedì 2 marzo.
Tenevo però a far sapere a chiunque fosse interessato le nuove modalità per accedere al “drive through” del Bione.
Lettera firmata
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