Il sindaco Fasoli: “I richiami per gli “over 80” sono confermati e del resto noi stessi avevamo comunicato ad Ats la disponibilità di vaccini per tutti i nostri anziani”
(C.Bott.) Il centro allestito nelle scorse settimane a Pramagno, dove tra il 12 e 19 marzo oltre 800 anziani hanno ricevuto la prima dose anti-Covid, non chiuderà e dal 2 aprile tornerà ad accogliere gli “over 80” residenti nei territori comunali di Mandello, Abbadia Lariana e Lierna per il vaccino Pfizer di richiamo.
Uno spettro, quello della chiusura del punto vaccinale attrezzato al centro sportivo comunale e tra l’altro destinato a essere potenziato in vista dell’avvio della campagna di massa contro il coronavirus, che aleggiava nelle ultime ore dopo la notizia dello “stop” imposto nel Lecchese ad alcuni centri periferici e del blocco di altre strutture in procinto di partire (è il caso di Oggiono, Calolziocorte, Merate e Casatenovo).
“I richiami per gli “over 80” sono confermati a Pramagno - tiene a sottolineare il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli - e del resto noi stessi avevamo comunicato ad Ats la disponibilità di vaccini per tutti i nostri anziani, comprese appunto le dosi per i richiami”.
Per la cronaca, proprio in merito alla chiusura di alcuni centri vaccinali nella giornata di ieri il deputato lecchese del Pd Gian Mario Fragomeli ha presentato un’interrogazione al ministro della Salute, Roberto Speranza, chiedendone l’immediato intervento “allo scopo di obbligare Ats Brianza al rispetto delle linee guida nazionali in tema di campagna vaccinale”.
“Questo non è che l’ennesimo scempio perpetrato da Regione Lombardia, per mano questa volta di Ats Brianza, verso i cittadini e la sanità pubblica - ha scritto in una nota Fragomeli - La decisione improvvisa di chiudere i centri comunali di vaccinazione e di bloccare quelli in procinto di partire, mortificando letteralmente il lavoro portato avanti da tanti sindaci e obbligando le persone già prenotate a rivolgersi ai centri di vaccinazione privati, è inaccettabile”.
“Il mio pieno sostegno - ha spiegato il parlamentare del Pd - va ai tanti sindaci del territorio che, da subito, si sono messi a completa disposizione di Ats Brianza offendo a costo zero spazi idonei all’insediamento di centri vaccinali completi di tutti i servizi necessari. E’ inconcepibile che Regione Lombardia possa decidere di operare in tal modo, vale a dire in palese contrasto alle direttive del Governo, che indirizzano invece i responsabili delle varie campagne di vaccinazione locali a effettuare una distribuzione dei presìdi e dei centri di somministrazione che sia la più capillare ed efficiente possibile”.
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