14 marzo 2021

La Moto Guzzi ha “acceso” i motori. Un volo lungo un secolo, sulle ali dell’Aquila

Modelli che hanno scritto la storia della Casa mandellese in passerella davanti alla sede della fabbrica e al mitico cancello rosso



(C.Bott.) Un anniversario purtroppo con pochi invitati, complici la pandemia e le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria. E tuttavia un compleanno che non poteva non essere “celebrato”, non fosse che per il nome della festeggiata: la Moto Guzzi.

Cento anni di gloria, un volo lungo un secolo sulle ali dell’Aquila. Un cammino imprenditoriale che ha cambiato Mandello Lario e scritto importanti capitoli della storia italiana del ventesimo secolo. “Un fatto italiano che il mondo ci invidia”, come si legge sulla scritta che da qualche sera “accende” la Provinciale 72 all’ingresso della “città dei motori”.

Sì, cento anni di storia e un percorso che, iniziato il 15 marzo 1921 e da allora mai interrotto, appartiene un po’ a tutti gli appassionati della motocicletta. E non solo.



Così questa mattina davanti al mitico cancello rosso della fabbrica, in via Emanuele Vittorio Parodi, sono sfilate oltre trenta “due ruote”, a iniziare dalla Normale 500 del 1922 (la prima motocicletta costruita in serie dalla Casa dell’Aquila) e dalla C4V 500 del ’25, fino alla leggendaria “8 cilindri” (la moto da competizione che prese parte al Motomondiale del ’56 e del ’57), agli Stornelli e ad altri storici modelli.

In sella, centauri e piloti di ieri e di oggi. Tutti inconfondibilmente con un cuore… Guzzi.

































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