15 marzo 2021

“Insieme per Dervio” e il tempio crematorio in paese: “Anche la matematica ci dà ragione”

“L’ubicazione logisticamente migliore per i forni a servizio delle province di Lecco e Monza-Brianza è quella di Carate Brianza”



Ancora il "caso" del previsto tempio crematorio che potrebbe essere realizzato in paese al centro di un intervento del gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Dervio”, che ci invia la nota che di seguito pubblichiamo:

La Regione ha risposto alla proposta del nostro gruppo consiliare relativa all’elaborazione di un criterio matematico per la migliore localizzazione di nuovi forni crematori da autorizzare sul territorio regionale, forte anche del supporto popolare alla petizione promossa dal gruppo di minoranza e sottoscritta da 1.165 cittadini, con la quale a Dervio si è già dichiarata contraria ai forni almeno il 51,1% della popolazione (815 cittadini, quindi la maggioranza assoluta dei 1.596 votanti alle elezioni comunali del 2019).

L’interessamento manifestato dalla Regione fa ben sperare che presto si arrivi alla soluzione auspicata dalla maggioranza dei derviesi e cioè che non venga autorizzato dalla Regione l’impianto proposto a Dervio.

Abbiamo condiviso con i funzionari regionali tutte le perplessità, nostre e dei derviesi, relative alla segretezza con cui sono state portate avanti le trattative con chi ha proposto il progetto, al mancato coinvolgimento del consiglio comunale e dei cittadini e alla mancata comunicazione di molte informazioni, ma anche la presenza di elementi sensibili intorno al cimitero quali numerose abitazioni e strutture pubbliche, la vicinanza dell’impianto di Albosaggia e, non ultima, la lacunosità della documentazione presentata dal Comune.

Ma per essere anche propositivi abbiamo proposto alla Regione un criterio di tipo matematico che possa essere di aiuto nella scelta della migliore collocazione territoriale di un tempio crematorio nelle province di Lecco e Monza-Brianza, dove non esistendo impianti potrebbe risultare necessario realizzarne uno, considerando che sono pervenute, nelle due province, le candidature di Dervio, Lecco, Carate Brianza e Desio.

Il criterio da noi individuato considera, per ognuno dei 139 comuni delle due province, la distanza dalle 4 sedi candidatesi a ospitare un impianto (in ben 122 comuni su 139 l’impianto di Dervio sarebbe più lontano da raggiungere rispetto a ognuno degli altri tre). Tale distanza è stata poi “pesata” moltiplicandola per il numero di cremazioni di ogni singolo comune, secondo i dati regionali.

Il valore ottenuto rappresenta quindi il totale di chilometri da percorrere ogni anno per affidare alla cremazione in ogni ipotetico impianto le salme provenienti da ognuno dei 139 comuni: più chilometri è necessario fare, più la struttura risulta periferica e inadatta.

Abbiamo così risposto alla domanda: “Quanti chilometri si percorrerebbero in meno, ogni anno, per eseguire tutte le cremazioni nelle province di Lecco e Monza-Brianza, se anziché costruire l’impianto a Dervio lo si facesse nelle altre sedi candidate di Lecco, Carate o Desio?”.

Il risultato conferma con criteri matematici ciò che appare già intuitivamente logico, cioè che Dervio sarebbe in assoluto la scelta peggiore tra le candidature pervenute. Se, anziché a Dervio, la struttura venisse realizzata a Lecco, si potrebbero evitare ogni anno fino a 441mila chilometri, a Desio fino a 622mila e se venisse costruita a Carate si potrebbero evitare ogni anno fino a 640mila chilometri. Questi dati non tengono conto anche degli spostamenti dei familiari al seguito dei propri cari e andrebbero finanche raddoppiati se si considera come spesso venga fatto separatamente un altro viaggio per restituire le ceneri dei defunti.

Risulta quindi evidente come l’ubicazione logisticamente migliore per i crematori a servizio delle province di Lecco e Monza-Brianza sia quella di Carate Brianza, che permetterebbe come detto di risparmiare sul territorio, rispetto a Dervio, almeno 640mila chilometri di percorrenza all’anno, ma probabilmente anche il doppio (e quindi fino a 32 volte il giro del mondo).

La seconda miglior scelta sarebbe Desio e la terza Lecco, mentre Dervio sarebbe soltanto la quarta scelta tra le 4 candidature presentate.

Anche la matematica conferma quindi che l’impianto andrebbe localizzato nella parte sud del territorio complessivo delle due province, dove maggiore è la densità di popolazione, piuttosto che nella sua estremità nord (tra i 139 comuni delle due province, Dervio è il terzo più a nord).

Non resta che attendere il responso della Regione, fiduciosi che la stessa tenga conto delle nostre proposte, frutto di un’analisi ragionata e sostenute dalla maggioranza dei derviesi.

Gruppo consiliare “Insieme per Dervio”, anche a nome di centinaia di derviesi 

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