28 marzo 2021

“Dado e le farfalle silenti”. Un romanzo di Alberto Magatti intenso e vero, come la vita

L’imprenditore mandellese affronta il tema dell’autismo in un libro agile e dai contenuti profondi

L'imprenditore mandellese Alberto Magatti.


(C.Bott.) L’ha scritto (lui stesso lo ammette) con tanto entusiasmo. Ed è, verrebbe da dire, ciò che più conta. O per lo meno questo è un dettaglio tutt’altro che trascurabile. La prosa è lineare e nella sua scrittura non mancano ritmo, ironia e trovate particolarmente azzeccate, capaci di coinvolgere il lettore e di farlo partecipe delle emozioni dei protagonisti del libro, di per sé agile e dai contenuti profondi.

Lui è Alberto Magatti, 56 anni, mandellese, professione imprenditore (da quattro decenni è alla guida della “C.M.M. Lab”, azienda specializzata in lavorazioni meccaniche di precisione).

Nel 2016 Magatti si era cimentato per la prima volta nella scrittura e aveva dato alle stampe Dall’officina alla cucina. Quattro chiacchiere tra i fornelli. Raccontava, in quel libro, come in definitiva non vi sia una grande differenza tra lavorare un blocco di metallo e amalgamare il burro. In tutti e due i casi, infatti, per ottenere un buon risultato ci vogliono passione e consapevolezza degli obiettivi.

Via allora alla presentazione di quaranta ricette, dalle più semplici alle più raffinate, alcune delle quali rivisitate e senza mai dimenticare la tradizione locale, con la cucina pronta a trasformarsi in… officina del gusto. “Quel libro andò bene - dice l’imprenditore - anche oltre ogni mia aspettativa”. Già, così bene che Magatti ha finito col prenderci gusto, a scrivere.

E’ lo scorso febbraio e “TAM Editore” (ne è direttore Federico Pistone) pubblica Dado e le farfalle silenti. L’autore è sempre lui, Alberto Magatti, che però questa volta tenta la strada del romanzo.

E’ non a caso poliedrico, l’autore del libro. E, sempre non a caso, ama indagare sentimenti e moti dell’animo umano. E dell’anima. Interpreta la scrittura alla stregua di un’avventura e la vede come un’occasione per raccontare storie e personaggi, oltre che per vivere un’esperienza terapeutica che deve portarlo a conoscere meglio innanzitutto se stesso.

Ecco allora scaturire il ritratto di uno “straordinario quotidiano” in cui ciascuno si può riconoscere. Ed ecco prendere forma - come ha avuto modo di scrivere Ketty Magni - un racconto intenso e vero, come la vita.

Dado e le farfalle silenti, coinvolgente fin dalla copertina, è la storia di  Martina, 5 anni, e dei suoi genitori Alice e Alex, lui ingegnere aeronautico e istruttore di volo. Una famiglia per così dire normale che decide di trascorrere qualche giorno di vacanza nei boschi dell’Alto Adige.

Ma un evento improvviso e traumatico è il detonatore che fa esplodere in quella coppia di genitori la cortina di silenzi e di cose non dette. E che fa emergere tutta la fragilità e al tempo stesso la forza dei protagonisti del romanzo.

Via allora a un microcosmo di sentimenti raccontati da una voce narrante inconsueta: quella di Dolly, il pastore tedesco della famiglia. Ma altri personaggi animano quello che nelle intenzioni iniziali di Magatti, che a Mandello è anche presidente da quattro anni della Cooperativa sociale “Incontro”, doveva essere un racconto breve: un vecchio e saggio veterinario, il miglior amico di Alex, e Dado, un “molosso puzzolente” trovato in fin di vita e adottato da quella stessa famiglia all’inizio della vacanza, destinata a diventare un percorso verso una nuova consapevolezza e a lasciare il segno. “Nessuno di loro sarà infatti più lo stesso - dice l’autore - e ciascuno prenderà in mano con consapevolezza il proprio destino, andando oltre i silenzi delle farfalle”.



Nel cammino di Alberto Magatti sfociato nella scrittura di Dado e le farfalle silenti - disponibile presso il “Libraccio” e la “Libreria volante” di Lecco, rispettivamente in via Cavour e in via Bovara, oltre che online su varie piattaforme Internet (IBS, Mondadori, Feltrinelli e Amazon) - vi è l’incontro con Morena Fazzini, che lui chiama “mamma carro armato”, presidente dell’associazione “Illumina di blu Valsassina”, la cui finalità è accendere i riflettori sul tema dell’autismo. “L’ho conosciuta quattro anni fa ed è un’entusiasta a prescindere - la descrive senza mezzi termini Magatti - Le lunghe telefonate con lei, a ogni ora del giorno e della notte, sono state per me un faro illuminante”.

E’ a lei che l’imprenditore mandellese ha affidato la prefazione del suo romanzo. Vi si legge: “Silenzioso come le farfalle che volano, l’autismo arriva così, in silenzio, non avvisa, non bussa e non chiede il permesso, che tu sia pronto oppure no”.

Poi qualche considerazione sul libro di Magatti. “Sincero, diretto, con un intreccio di storie di vita quotidiana - scrive Morena Fazzini - l’autore silenziosamente infila l’autismo in una vita perfetta, in una  famiglia perfetta. Un “segreto” che sconvolge i piani e che rompe la serenità, un “segreto” che se detto ad alta voce diventa reale, quindi è meglio non dire. Non tutte le storie di autismo sono uguali. Questa è una e racconta una delle mille sfaccettature di questo spettro”.

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