Ideato con la loro insegnante Giordana Bonacina e frutto di un lavoro durato due anni, è un viaggio nella paura, nel dolore e nella solitudine, sempre però con un lieto fine
(C.Bott.) Un viaggio che parte da brevi racconti di fantasia creati quando gli attuali alunni di quinta della primaria di Lierna frequentavano la classe terza e che sfocia in una serie di storie da loro stessi ideate appunto due anni dopo, ovviamente con una formazione e una consapevolezza diverse.
Un viaggio nella paura e nel dolore. E nella solitudine. Un viaggio per dire “basta”, come si legge nel trailer di presentazione. Basta alle lacrime… e stop al bullismo e al cyberbullismo.
Un viaggio per pensare, un viaggio per aiutare. Bulli di sapone è tutto questo. Ed è il titolo del libro che propone lo scontro con una realtà dolorosa che tuttavia può (anzi, deve) avere un risvolto positivo.
L’idea si deve a Giordana Bonacina, mandellese, insegnante appunto alla scuola primaria di Lierna, e ai suoi alunni. Ne è scaturito un libro frutto di un percorso durato come detto due anni, con nel mezzo - come tutti sanno - la pandemia e con i dieci alunni di quinta che hanno esplorato un mondo certamente difficile accompagnati proprio dalla loro insegnante, esperta in tematiche legate al bullismo e al cyberbullismo e volontaria di Protezione civile - Gruppo A2A come associata e formatrice in materia di navigazione consapevole e sicurezza nel web.
I racconti creati dai bambini narrano vicende fatte come detto di paura, solitudine e dolore, ma sempre con un lieto fine a far capire che una speranza e una salvezza ci sono.
Il libro è stato ideato per sostenere chi è vittima di bullismo e cyberbullismo, per mettere in guardia chi bullo lo è e per far aprire gli occhi a chi è adulto e si deve occupare dell’educazione e della protezione dei bambini e dei ragazzi.
Amicizia, attenzione, empatia e una dedica speciale a chi ha ispirato il tutto: Carolina Picchio, vittima a soli 14 anni del cyberbullismo, morta suicida nel gennaio 2013.
“E’ un’opera che sollecita diverse emozioni - spiega Giordana Bonacina - e che fa capire il punto di vista dei più giovani su tematiche quanto mai attuali, purtroppo a volte tristemente, tanto più in questo periodo di isolamento e di aumentato utilizzo della rete”.
Un messaggio diretto ai genitori, verrebbe da dire, come ben traspare da questo passaggio del libro: “Siate voi i primi a darci il buon esempio! Se trascorrete ogni minuto libero online, a chattare su WhatsApp o ad aggiornare il vostro stato, noi saremo portati a credere che quello è il modo giusto di passare la giornata e di vivere il web!”.
Bulli di sapone, attualmente in stampa, sarà pronto tra poche settimane e sarà reperibile sia materialmente (fino a esaurimento delle scorte) sia prenotandolo online su varie piattaforme tra cui Youcanprint, Amazon, Ibs, Feltrinelli, Mondadori e Giunti.
“E’ un grande traguardo - ammette con giustificato orgoglio Giordana Bonacina - per i giovanissimi liernesi che, con i loro soli 10 anni e nonostante la chiusura delle scuole e la didattica a distanza, sono riusciti a entrare di fatto nel mondo degli scrittori”.
E a far capire il senso del titolo del libro è la frase riportata sul retro di copertina. Vi si legge: “In fondo i bulli sono come le bolle di sapone, basta l’azione giusta al momento giusto e si dissolvono, lasciando solo gocce d’acqua…”.
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