28 marzo 2021

Bellano, è operativo il custode sociale. Un aiuto concreto ai più fragili e a chi è in difficoltà

Il nuovo servizio si colloca in un più ampio progetto dell’amministrazione comunale volto a incrementare i Servizi sociali, con interventi innovativi e specifici

Una veduta di Bellano (foto  Carlo Borlenghi).


Dopo alcuni anni di sperimentazione con attivazioni temporanee e mirate, da oltre un mese è operativo a Bellano il custode sociale. Questo servizio ha come scopo principale quello di attivare un monitoraggio attivo e continuo della situazione complessiva dei residenti, nell’ottica della prevenzione sociale e sanitaria e consentendo inoltre di sperimentare interventi innovativi sul fronte della domiciliarità.

“L’operatore in servizio a Bellano si chiama Marco e si muove munito di tesserino di riconoscimento del Comune - spiega l’assessore ai Servizi sociali, Jessica Vanelli - E’ presente in modo continuativo per 15 ore settimanali. Interviene su richiesta dell’assistente sociale, ma offre anche spontaneamente il proprio aiuto se intercetta un bisogno, secondo il mandato dell’Amministrazione. E’ operativo anche in casa anziani e lo sarà pure al Centro anziani non appena la struttura potrà riaprire, oltre che in tutte le frazioni, incluse quelle del territorio di Vendrogno”.

I custodi sociali sono operatori professionali che lavorano in sinergia con i Servizi sociali e su mandato degli stessi: individuano i bisogni delle persone e delle famiglie in difficoltà, cercando le risposte più adatte, costruendo e attivando una rete di supporto che consenta loro una buona qualità di vita.

Inoltre monitorano quotidianamente le situazioni, realizzano attività di socializzazione in modo da creare opportunità di relazione, promuovere la partecipazione alla vita sociale del paese e prevenire fenomeni di emarginazione e solitudine.

Fondamentale è altresì la loro opera di informazione, orientamento e accompagnamento dei cittadini all’utilizzo dei servizi territoriali e specialistici, attuata in sinergia con gli altri servizi operatori e volontari del sistema welfare locale.

“Il custode sociale si inserisce in una più ampia organizzazione di servizi dedicati alle persone anziane o fragili, come il Servizio di assistenza domiciliare o la telefonia dell’Auser. Il tutto con il coordinamento dell’assistente sociale”, spiega sempre l’assessore Vanelli, che aggiunge: “Chi fosse interessato a saperne di più o abbia necessità di attivare un intervento può rivolgersi all’assistente sociale Alessandra Bianchi, telefonando al 339-13.98.393 o allo 0341-821.124, oppure via e-mail scrivendo all’indirizzo assistente.sociale@comune.bellano.lc.it”.

L’attivazione del servizio di custodia sociale rientra nel progetto voluto dall’amministrazione comunale allo scopo di incrementare i servizi in favore delle persone anziane e fragili, oltre che di tutte le fasce di età.

“Si tratta di un progetto che in questi cinque anni è cresciuto e si è sviluppato su vari fronti - - commenta il sindaco, Antonio Rusconi - con un notevole incremento dei fondi comunali messi a disposizione per i Servizi sociali (assistenza sociale e assistenza educativa, trasporti sociali e assistenza agli anziani). Si è passati, infatti, da una media di 220mila euro messi a bilancio nei cinque anni gestiti dalla precedente Amministrazione, alla media di 320mila euro di questo ultimo quinquennio. Questi fondi sono stati destinati a interventi diversificati tra loro, ma caratterizzati da una progettualità sempre più mirata e dedicata al singolo soggetto”.

“Anche grazie all’impegno e alla professionalità dell’assessore Vanelli - aggiunge il primo cittadino - è stato possibile garantire assistenza ai concittadini più fragili, guidandoli nei progetti di borse sociali, messa alla prova, attività lavorative per il reinserimento sociale. Non è mancata la collaborazione con il Cra per il supporto ai soggetti con problematiche di tipo psichico, senza contare l’impegno profuso nell’ambito dell’emergenza sanitaria dovuta al Covid, per la quale dovranno essere valutati anche nuovi investimenti”.

Il tutto è stato attuato senza trascurare i cittadini più giovani. “La personalizzazione degli interventi è per questa Amministrazione la linea fondamentale di intervento, attivando risorse dedicate anche per i bambini e i ragazzi che ne avessero necessità - spiega l’assessore - Nessun servizio di intervento educativo di gruppo o individuale (da 4 anni anche presso la scuola dell’infanzia) è mai stato negato o ridotto. Negli anni si sono moltiplicate le proposte educative e ricreative estive: dall’asilo estivo al progetto “Estate insieme”, che è arrivato a un’offerta sull’intera giornata, pasto compreso, per quasi due mesi in raccordo con l’oratorio feriale”.

“A ciò - conclude Jessica Vanelli - si aggiungono “Utilestate” per i più grandi e il “Progetto ponti” per le vacanze scolastiche. In emergenza Covid invece di fermarci abbiamo avviato l’attività in fattoria didattica durata otto settimane, da ripetere anche quest’anno. Tutte le proposte sono state garantite grazie a importanti contributi comunali, ma anche ministeriali o con fondi derivanti da bandi individuati ad hoc. Non da ultimo l’Amministrazione ha sempre sostenuto e sta sostenendo i progetti educativi all’interno dell’istituto scolastico comprensivo, in un’ottica di prevenzione e intervento rispetto ai rischi che riguardano in particolare la preadolescenza”.

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