Presidente dal 2019 della società remiera mandellese, è da questo mese di febbraio nel consiglio federale. “Andrea Panizza e Lorena Fuina verso Tokyo, un esempio per tutti”. “Credo nel valore di fare sistema e nel confronto”
Rossella Scola, presidente della Canottieri Moto Guzzi. |
di Claudio Bottagisi
Presidente della Canottieri Moto Guzzi da marzo 2019, in occasione dell’assemblea nazionale dello scorso 7 febbraio è stata eletta nel consiglio della Federazione italiana canottaggio.
Rossella Scola, cosa significa per lei in prima persona la sua elezione nel consiglio federale? E perché ha deciso di intraprendere questa sua nuova… avventura remiera?
“Poter rappresentare il canottaggio italiano è un grande onore, una bella responsabilità e, insieme, una grande opportunità. Ho accettato di proporre la mia candidatura al consiglio federale in “quota società” perché credo nel valore di fare sistema e nel valore del confronto”.
Quali vantaggi possono derivare da questa sua nomina per la Canottieri Moto Guzzi che lei guida da due anni?
“Non credo sia corretto parlare di vantaggio per una sola società. Ritengo che il più grande beneficio sia quello di trovarsi in una posizione di ascolto diversa, ma questo deve necessariamente andare a favore di tutte le società. Siamo lì per questo”.
Restando in tema di consiglio federale, Giuseppe Abbagnale è stato riconfermato per la terza volta al vertice del movimento remiero nazionale. Cosa significa la sua rielezione per il canottaggio italiano?
“Ho conosciuto personalmente il presidente Abbagnale nel 2019 in occasione di una sua visita alla nostra Canottieri Guzzi. Conosciamo tutti la sua straordinaria storia da atleta, ma la mia fortuna è stata quella di poterlo conoscere anche come “caposquadra”. La sua rielezione è stata praticamente all’unanimità, all’insegna della continuità. Un lavoro che ha costruito con l’apporto di tante persone che con lui si sono spese e che sul piano tecnico hanno saputo esprimere, negli equipaggi qualificati per i Giochi olimpici e paralimpici di Tokyo, l’eccellenza del canottaggio italiano”.
Parliamo della Canottieri Moto Guzzi. Come ha vissuto la società remiera mandellese, di cui tutti conoscono la storia e il cammino gloriosi, il primo anno della pandemia, con i limiti e le restrizioni inevitabilmente imposti anche allo sport? E quali sono le prospettive per la stagione 2021, considerando ovviamente le incognite che inevitabilmente continueranno ad accompagnarsi all’emergenza sanitaria tuttora in atto?
“Dopo un primo momento di “smarrimento”, la prima cosa che abbiamo fatto è stata quella di reagire prendendo parte a un bellissimo progetto di raccolta fondi denominato “Sport per la vita” che ha coinvolto tantissime associazioni dei territori da Lecco a Colico per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, che soprattutto all’inizio del periodo pandemico erano difficili da reperire. Nessuno poteva immaginare che ci saremmo trovati a dover fare i conti con questa nuova realtà. Abbiamo distribuito attrezzature ai ragazzi, in modo tale che potessero allenarsi anche a casa seguendo il programma dato loro dall’allenatore. Grazie all’impegno degli stessi atleti, degli allenatori e dei dirigenti è stato possibile organizzare gare virtuali che hanno comunque alleggerito almeno in parte il periodo di lockdown. Abbiamo ricominciato l’attività suddividendo gli atleti in gruppi più piccoli per poter rispettare i protocolli in essere. In partnership con l’Asd "Lifeschool" organizziamo sessioni di allenamento online per la preparazione atletica dei ragazzi. Un progetto particolarmente riuscito grazie anche alla disponibilità e alla competenza di Marco Zonno e all’entusiasmo che sanno trasmettere Gianni Valassi e Oscar Ongania. Fare rete moltiplica davvero i risultati”.
Rossella Scola con il presidente della Federazione italiana canottaggio, Giuseppe Abbagnale. |
Alle porte vi sono le Olimpiadi. E ai Giochi di Tokyo la “Moto Guzzi” potrebbe essere rappresentata da Andrea Panizza, come noto tesserato sia per il Gruppo sportivo Fiamme gialle sia per il sodalizio da lei presieduto. Cosa auspica per questo prossimo appuntamento a cinque cerchi?
“Potremmo essere presenti non soltanto con Andrea ma anche alle Paralimpiadi con Lorena Fuina, timoniere del “4 con” Pr3 misto, che dallo scorso gennaio è nuovamente tesserata Moto Guzzi. Non possiamo che essere orgogliosi di entrambi. Ovviamente auguriamo loro di poter raggiungere l’obiettivo per cui stanno lavorando e facendo non pochi sacrifici. Sono un esempio per tutti”.
Guardiamo invece al vivaio della Canottieri mandellese. Qual è la situazione delle nuove leve? E quali le prospettive?
“Nel 2019 siamo partiti con un progetto di promozione da portare nelle scuole, ma l’emergenza sanitaria ha bloccato ogni tipo di iniziativa. Durante l’estate 2020 abbiamo dovuto mantenere i numeri contenuti, ma l’interesse che abbiamo registrato è stato un segnale importante. Tra le nuove leve c’è già qualcuno che ha solleticato l’attenzione di Giuseppe Moioli, sempre attento al “gesto” tecnico. Speriamo di poter riprendere al più presto le nostre iniziative di promozione”.
C’è poi il problema della sede, da molti ritenuta per così dire non all’altezza della fama e del prestigio della Canottieri Guzzi. E probabilmente anche non ottimale per gli allenamenti degli atleti e per avvicinare ancora più ragazze e ragazzi al canottaggio. Cosa può dirci in proposito? E, soprattutto, è lecito attendersi notizie confortanti per il futuro?
“Anche su questo punto, a causa della situazione contingente ci siamo dovuti temporaneamente fermare. Ma negli intenti c’è un progetto di rivisitazione degli spazi, compatibilmente con le disponibilità che verranno discusse con la proprietà”.
Qual è attualmente il rapporto che lega la Canottieri ai vertici della Moto Guzzi, dunque al Gruppo Piaggio?
“Quello con Moto Guzzi è un legame profondo. Le due realtà continuano a essere particolarmente vicine. Oltre a prendere parte a diversi shooting del brand Moto Guzzi, che sono un’occasione per darci visibilità e che raccontano che siamo parte della stessa storia, stiamo lavorando a un progetto di cui appena possibile daremo opportuna comunicazione”.
Un’ultima domanda: qual è il sogno di Rossella Scola da presidente della Canottieri Moto Guzzi?
“La Canottieri è un testimone… Bisogna lavorare pensando che domani passerà nelle mani dei ragazzi che oggi la vivono da atleti e che, indipendentemente dal raggiungimento del risultato sportivo, hanno talento e capacità, valori che meritano di essere condivisi. Il mio sogno è quello di una Canottieri sempre più partecipata, con anche i ragazzi sempre più coinvolti nella vita associativa e ai quali insegnare cosa significhi far parte di un progetto e soprattutto come lavorare per finalizzarlo. E abbiamo tanti esempi a noi vicini da cui prendere spunto”.
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