Ha insegnato sempre presso la storica istituzione per oltre quarant’anni. E il poeta dialettale Elio Cantoni le dedica una poesia
Daniela Polandi festeggiata per il traguardo della pensione. |
(C.Bott.) E’ un lungo cammino, quello da lei percorso sempre come maestra d’asilo e sempre a Olcio, la “sua” frazione. Un cammino iniziato il 1° settembre 1979 e conclusosi soltanto lo scorso 29 gennaio, dunque pochi giorni fa. Come dire, 41 anni di insegnamento e più di una generazione affacciatasi al mondo scolastico sotto la sua attenta quanto premurosa guida.
Lei è Daniela Polandi, capace di distinguersi non soltanto nelle arti educative e didattiche, tratti salienti della sua professione, ma anche in varie iniziative proposte nel corso degli anni nella frazione mandellese, con l’asilo a sua volta protagonista, direttamente o indirettamente. Basti pensare all’organizzazione dei mercatini, alle mostre e ai calendari artistici realizzati ogni anno dalla “Olciosportiva” proprio per sostenere la scuola dell’infanzia di Olcio, istituzione centenaria, senza dimenticare varie edizioni della “Olcio in cantina”, dove alle degustazioni e alla musica si è spesso accompagnato l’allestimento di rassegne fotografiche proprio all’interno dell’asilo.
Ora, come detto, Daniela è arrivata al traguardo della pensione e per l’occasione colleghe, alunni e amministratori della scuola dell’infanzia non le hanno fatto mancare una meritata festa, con tanto di torta con l’eloquente scritta “Ciao a tutti” e persino una poesia composta in suo onore dal poeta dialettale olcese Elio Cantoni.
Lei - tra sorrisi, risate e un pizzico di giustificata commozione - non ha mancato di ringraziare l’amministrazione della scuola per il supporto che le ha sempre garantito, le sue colleghe “per la condivisione, la collaborazione e l’amicizia che si è instaurata”, le cuoche (“che mi hanno coccolato con gustosi pranzetti in un ambiente sempre pulito e ordinato”) e tutti i genitori per averle affidato con fiducia i loro piccoli, oltre che per la disponibilità e la partecipazione sempre dimostrate.
Ma il più grande “grazie” di Daniela Polandi non poteva che andare ai bambini, “che ho avuto il privilegio di seguire in una fase tanto importante della vita, rendendo meno triste il loro primo distacco dalla famiglia”.
“Insieme, il tempo è passato velocemente - ha detto - Con allegria abbiamo giocato, disegnato, cantato, ballato e vissuto fantastiche avventure. Siamo cresciuti e abbiamo raggiunto importanti traguardi non soltanto scolastici”. “Giorno dopo giorno - ha aggiunto rivolgendosi idealmente a tutti i piccoli alunni incontrati lungo la sua ultraquarantennale strada - vi ho accompagnato, anche con qualche piccolo richiamo, nel vostro diventar grandi. Vi porterò tutti nel cuore, unitamente al ricordo di una bella scuola in un piccolo e accogliente paese”.
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