150 pagine di poesia in un libro realizzato in tiratura limitata. Una svolta letteraria che ha avuto origine nel novembre 2019 in occasione della stesura del manuale per l’uso del localizzatore di profondità “Eco degli abissi”
Aristide Angelo Milani |
di Claudio Redaelli
Il “Canzoniere di Aristide”, trasformatosi nel corso della prima segregazione dell’anno pandemico da poco trascorso in “Canzoniere della cattività”, è l’opera prima del libro dal titolo Incipit explicit in fase di pubblicazione che - come reciterà il fatidico “finito di stampare…” - alle idi di marzo vedrà la luce nello Studio Maitre di Lecco, rinominato in prossimità del quarantesimo di fondazione “Laboratorio di poesia”.
Questo libro, così follemente innovativo, si contraddistingue non soltanto per la sessantina di pubblicazioni che l’hanno preceduto ma da tutti i libri di poesia che ci hanno fino ad oggi accompagnato nella lettura.
Per non contravvenire all’effetto sorpresa che caratterizza la Pasqua, il lecchese Aristide Angelo Milani non anticipa nulla circa la svolta letteraria che nelle sue 150 pagine di poesia custodisce gelosamente questo libro-pasquale realizzato in tiratura limitata a 450 esemplari. Si limita tuttavia a dichiarare che per la prima volta alla poesia viene data la possibilità di essere recitata o, per meglio intendere, guidata da un qualsivoglia pilota, libero e non più vincolato a dover ricorrere a chi detiene il patentino di finissimo dicitore.
“La poesia - spiega l’autore - così come tutte le quattro ruote potrà dunque farsi condurre dal suo pilota di turno, sprigionando nel guidarla tutta la potenza a disposizione che, come tutti i motori, è strettamente connessa alla cilindrata che li sviluppa”.
“In verità - aggiunge Milani - ho sempre avuto un debole per le allitterazioni. Rammento al riguardo l’intenzione maturata nell’estate del 2000, con il figlio di Giulio del “Terrazzone” di Cremeno, al fine di partecipare, rispettivamente nelle vesti di poeta e di rapper, all’iniziativa promossa dalla Pro loco nell’ambito delle manifestazioni indette per la “sagra di Ferragosto”, proposito poi cancellato per l’astensione dell’amico Matteo. Ma il bello di quella mancata avventura, e me ne rendo conto adesso, è dovuto al fatto che le allitterazioni che avevo all’attivo non erano mie. Si trattava semplicemente di una selezione di una ventina tra tutte quelle ritrovate nel corso degli anni”.
Aristide Milani aggiunge: “Ho comunque da sempre dedicato una particolare attenzione in virtù di quel genere letterario supportato dall’aforisma: il bello nelle lettere è di infrangere le regole! Si doveva imprescindibilmente attendere il febbraio 2020 per riprendere il discorso allitterativo, distinguendomi questa volta non unicamente in veste di protagonista ma di poeta allitterante”.
La svolta letteraria di Milani ha avuto origine nel novembre 2019 in occasione della stesura del manuale per l’uso del suo localizzatore di profondità “Eco degli abissi” da accludere al video della performance subacquea svoltasi alla piattaforma sub nello specchio d’acqua prospiciente il “Rapa Nui” al Moregallo.
In effetti l’ultima delle voci di quella sorta di dissertazione, precisamente quella nota con il termine “avvertenze”, stava inconsapevolmente sviluppandosi in questa allitterazione: Se a risalir dal mare / il localizzatore / preda delle correnti / delocalizzerà con il Gps a bordo / potrà localizzarsi / ma rilocalizzando / si slocalizzerà.
Sorpreso dall’irrompere spontaneo di una siffatta forma letteraria, in ambito scientifico per giunta, Milani rimase straordinariamente colpito. Ma da poeta qual è non poteva astenersi dal divulgarla agli amici che, sorpresi nel sentirla recitare, rimanevano stupefatti. Ecco, è stata questa la scintilla che ha generato il Canzoniere.
Gesto dovuto per l’amore nutrito nei confronti di un genere letterario che mai avrebbe immaginato di approfondire e di pubblicare nelle vesti di vera e propria summa.
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