A Mandello la temperatura media è passata dagli 8,8°C degli anni Sessanta ai 10,7°C del periodo 2009-2018, con un aumento di quasi 2 gradi in cinquant’anni
Da “Fridays for future” di Lecco riceviamo e pubblichiamo:
Con grande stupore degli scettici, secondo i quali basta un inverno più freddo del solito per “far tacere i soliti catastrofisti”, un recente studio ci dimostra nuovamente come il riscaldamento globale esista e faccia sentire duramente i suoi effetti anche nel Lecchese.
Lo afferma l’agenzia “EDJ Net”, che nel suo progetto “Copernicus” ha analizzato le temperature di tutti i comuni europei dal 1968 al 2018.
Da questi dati emerge che negli ultimi 50 anni la temperatura media della nostra provincia è aumentata di circa 2.4°C, arrivando a picchi di 3°C a Lecco.
Mandello è stata invece leggermente più fortunata, dal momento che la temperatura media è passata dagli 8,8°C degli anni Sessanta ai 10,7°C del periodo 2009-2018, il che significa un aumento di quasi 2 gradi (+1,9°C) in cinquant’anni.
C’è da dire che il nostro paese è in buona compagnia; su 7.669 comuni italiani, infatti, ben 7.450 hanno vissuto un aumento della temperatura media negli ultimi cinque decenni.
L’entità di questo aumento è però più marcata in Lombardia che nel resto d’Italia, a eccezione di Alto Adige e Lazio, e colpisce maggiormente alcuni territori alpini. Infatti la provincia italiana che più si è “riscaldata” è quella di Sondrio (+ 2,98°C), mentre il comune che può vantare questo triste primato è, sempre in provincia di Sondrio, quello di Novate Mezzola, con un aumento medio di temperatura di addirittura 4,1°C!
Se poi estendiamo il nostro sguardo al resto d’Europa, ci accorgiamo che le zone più colpite sono le Alpi, i cui ghiacciai sono in rapida ritirata, e il Mediterraneo, che surriscaldandosi può dare origine a eventi estremi sempre più frequenti, come quelli che hanno martoriato il Cadore nel 2018 e il Cuneese l’anno passato.
L’unico modo per limitare catastrofi come queste è azzerare le nostre emissioni climalteranti il prima possibile e iniziare ad agire seriamente per mettere in sicurezza il nostro territorio. Se non lo vogliamo fare per il pianeta, facciamolo più egoisticamente per noi. Ne va del nostro futuro.
“Fridays for future” - Lecco
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