Le insegnanti delle classi terze dell’istituto scolastico “Alessandro Volta” spiegano ai ragazzi quanto accaduto ai nostri connazionali
(C.Bott.) 10 febbraio, è il Giorno del ricordo. Ricorrenza civile istituita in Italia con una legge del 30 marzo 2004, vuole “conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
La data scelta è quella del giorno del 1947 in cui furono firmati i trattati di pace di Parigi, che assegnavano alla Jugoslavia l'Istria, il Quarnaro, la città di Zara con la sua provincia e la maggior parte della Venezia Giulia, che in precedenza facevano parte dell’Italia.
Una pagina triste e una giornata che, per dirla con le parole dell’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, deve rinnovare nella nostra coscienza collettiva la memoria di una delle grandi tragedie della seconda guerra mondiale.
“Il dramma delle foibe, con il suo doloroso retaggio di orrore e di lutti, è parte integrante della storia della nazione - ebbe a dire Ciampi - La nascita della Repubblica, la rifondazione dello Stato e delle sue istituzioni sono costate enormi sacrifici: gli italiani nelle terre d’Istria, del Quarnaro e della Dalmazia furono colpiti da una violenza cieca ed esecranda, ancora oggi viva e presente nella nostra memoria”.
Dunque un capitolo della nostra storia che anche Mandello sollecita a non dimenticare. Lo fa attraverso una locandina che riporta sotto la scritta “10 febbraio - Giorno del ricordo”, accompagnata dall’immagine di una bimba esule giuliana, proprio quella frase del presidente Ciampi.
“Come già accaduto per la Giornata della memoria del 27 gennaio istituita nel ricordo dello sterminio e delle persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti - spiega Doriana Pachera, assessore all’Istruzione e alla cultura - purtroppo anche in occasione di questa ricorrenza non ci è possibile, per le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, utilizzare il cineteatro comunale “Fabrizio De André” per proiettare un film che ricordi questo eccidio. Mi sento però di consigliare alla cittadinanza la visione di due pellicole particolarmente significative quali Il cuore nel pozzo, miniserie televisiva italiana prodotta nel 2005 e diretta da Alberto Negrin, e Il segreto della miniera, film del 2017 di Hanna Antonina Wojcik-Slak tratto da una storia vera”.
In occasione del Giorno del ricordo, le insegnanti delle classi terze dell’istituto scolastico “Alessandro Volta” di Mandello spiegheranno ai ragazzi quanto accaduto ai nostri connazionali.
Va ricordato che alcuni alunni, in un loro viaggio di istruzione, avevano avuto modo di visitare la foiba di Basovizza, nella zona nord-est dell’altopiano del Carso, dove nel periodo dell’occupazione di Trieste fu gettato dai partigiani jugoslavi un numero imprecisato di persone.
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