Il provvedimento in vigore fino al prossimo mese di maggio. Interdetto anche il transito dei pedoni, ma non mancano le proteste
La nuova segnaletica posizionata ad Abbadia Lariana, appena prima dell'ingresso in "36". |
Biciclette “vietate”, almeno fino al prossimo mese di maggio, lungo la Statale 36 nel tratto compreso tra Abbadia Lariana e Lecco (e viceversa). A disporlo è un’ordinanza dell’Anas - Gruppo Ferrovie dello Stato a firma del responsabile della struttura territoriale, Nicola Prisco.
Nel testo si premette che dal chilometro 55 al chilometro 58+100 sono in corso lavori di manutenzione straordinaria di adeguamento e sostituzione delle barriere di sicurezza esistenti lungo lo spartitraffico della Statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” e che per consentire l’esecuzione di quelle stesse opere è necessario chiudere le corsie di sorpasso delle carreggiate Nord e Sud fino al 19 maggio 2021, data prevista per l’ultimazione dei lavori.
Il provvedimento, si legge più avanti nel testo nell’ordinanza, è dettato dall’esigenza di garantire la sicurezza della circolazione stradale e riguarda pedoni, ciclisti, ciclomotori, motocicli di cilindrata inferiore ai 150 cc e motocarrozzette di cilindrata inferiore a 250 cc. Il divieto include anche le rampe di ingresso alla Ss 36 in carreggiata Nord e Sud.
La nuova disposizione, in vigore da ieri, sta già creando qualche malumore, in particolare in chi è solito percorrere appunto in bicicletta quel tratto di strada per ragioni di lavoro, indifferentemente con il caldo, il freddo e in generale con ogni condizione di tempo. E’ il caso del mandellese Davide Trincavelli, sportivo ben conosciuto in particolare negli ambienti della corsa in montagna, disciplina in cui si distingue da anni e dove ha ottenuto eccellenti risultati.
“Raggiungo Lecco in bicicletta da 25 anni - dice - e devo dire che da troppo tempo proprio i ciclisti osservano impotenti un osceno balletto e un continuo rimpallo di responsabilità per quanto riguarda la prevista realizzazione della pista ciclabile proprio nel tratto compreso tra Abbadia Lariana e Lecco”. “In più - aggiunge Trincavelli - ora ci vietano di utilizzare la bicicletta, per assurdo proprio nei giorni in cui con la formazione del nuovo governo viene istituito il ministero che dovrà occuparsi di quella svolta green da più parti invocata”.
“Se questo è il risultato - conclude amareggiato - sono curioso di capire quali saranno le prossime mosse per incentivare l’uso dei mezzi non inquinanti. Nel frattempo ci viene chiesto di tornare a utilizzare l’auto o, peggio ancora, i mezzi pubblici, con tutti i rischi del caso legati al diffondersi del coronavirus”.
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