Lo svincolo della Statale 36 a Maggiana in un'immagine scattata il giorno dell'inaugurazione.
Da Flavio Angeli riceviamo e pubblichiamo:
Lo scorso 15 dicembre è stato inaugurato a Mandello lo svincolo da e per Sondrio della Statale 36 e si è assistito a una tragicomica sfilata istituzionale, degna di Epicarmo, che sarà tramandata ai posteri come le opere di Aristofane.
Ai rappresentanti regionali ricordo che sarebbe stato più oculato investire i 300.000 euro con cui hanno finanziato quest’opera nel pieno della prima ondata della pandemia nell’acquisto dei vaccini antinfluenzali, pensando alla tutela della salute dei lombardi.
Da cittadino libero da qualsiasi tessera di partito - coerentemente contrario all’opera in questione, diversamente da coloro i quali si sono fatti ammaliare dal canto delle sirene in cambio di un assordante silenzio e della non partecipazione elettorale - e da appassionato di politica senza interessi né di carriera né economici e affaristici sul territorio, ritengo opportuno con questa lettera aperta fare alcune riflessioni.
Un posto nobile in quella sfilata tragicomica va al consigliere regionale Mauro Piazza, che non si nasconde e smaschera la politica della lista mandellese del “Paese di tutti” dichiarando che l’opera era prevista in campagna elettorale.
Ma quale campagna elettorale? Forse le amministrative del comune di Mandello Lario? Quindi ufficialmente sta dichiarando che il sindaco Fasoli si deve togliere i panni del “civico cittadino” lontano dalla politica tradizionale e che chiede l’apoliticità dei comitati, quando lui stesso è un uomo dei partiti?
Il “partito di tutti” la smetta di incantare i cittadini con il tema della “civicità” e dichiari la propria appartenenza partitica!
Consigliere Piazza, come è possibile che nel consiglio regionale del 6 luglio 2020 lei stesso abbia dichiarato che quest’opera veniva slegata dal piano delle opere delle Olimpiadi, come previsto dal DGR 050820 numero XI/353, quando in questi giorni si leggono dichiarazioni contrastanti che legano l’opera proprio al piano olimpico delle infrastrutture?
Fiero e orgoglioso, ormai certo di una sua promozione al Pirellone, ecco tagliare il nastro il sindaco di Mandello. In primis cerca di giustificare l’utilità pubblica dello svincolo parlando della banale comodità di quei pochi che ne godono il beneficio per recarsi nelle seconde case e mettere a bollire la pasta 10 minuti prima.
Preso nota di ciò, ecco la patetica dichiarazione sulla politicizzazione del comitato contrario alla realizzazione dello svincolo stesso, identica manovra utilizzata con il Comitato degli odori per farne beneficio elettorale, ma stavolta non ha funzionato.
Forse è lei, signor sindaco, che ha voluto politicizzare tutto, sfruttando le criticità e la buona fede dei cittadini per averne tornaconti elettorali!
Flavio Angeli
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