Una testimonianza: “Varcò per la prima volta il cancello di via Cesare Battisti nel 1952 e nel corso dei 20 anni che lo videro alle dipendenze della Casa di Arcore si occupò soprattutto della manutenzione degli impianti”
Monzese, aveva 90 anni e il suo nome si associa a un'azienda storica nel mondo dei motori, la Gilera, il cui marchio è oggi di proprietà del Gruppo Piaggio, al quale si legano come noto anche Moto Guzzi, Aprilia e Derbi.
Scomparso nei giorni scorsi, Mario Bergna è stato ricordato sui social da numerosi appassionati. Significativo, in particolare, il ricordo pubblicato da Daniela Confalonieri, addetta alla segreteria e all’ufficio stampa del Registro storico Gilera e vicina anche al Gilera club Arcore. Ecco, di seguito, la sua testimonianza:
“Quando persone come Mario Bergna ci lasciano, ci sentiamo più soli. Perché con loro se ne va la storia che hanno vissuto in prima persona e quella di Mario è sempre stata saldamente legata al marchio dei due anelli incrociati.
Ascoltarlo mentre mi rendeva partecipe dei suoi ricordi di gilerista doc era un autentico privilegio. L’intervistai la prima volta in occasione del documentario che realizzammo per celebrare i cento anni della Casa motociclistica fondata dal commendator Giuseppe Gilera.
Era preciso e puntuale e ci teneva a leggere tutto ciò che aveva messo nero su bianco perché non voleva tralasciare nulla, come forma di assoluto rispetto verso la storia di quella Casa che ha sempre vissuto come una seconda famiglia.
Grande tifoso della Gilera di Arcore, entrò a lavorarvi grazie al figlio del commendator Giuseppe, Ferruccio (suo coetaneo). Varcò per la prima volta il cancello di via Cesare Battisti nel 1952 e nel corso dei 20 anni che lo videro alle dipendenze della Casa arcorese si occupò soprattutto della manutenzione degli impianti. E poi correva in sella alle moto che gli metteva a disposizione l’azienda e indossando i colori del Gilera club Arcore, fondato da Adriano Mignanego nel 1930 proprio all’interno della fabbrica. Perché i dipendenti erano i primi tifosi, sempre pronti a tornare al lavoro il lunedì mattina soprattutto per sapere com’erano andate le gare durante il fine settimana.
La sua prima tessera Fmi risaliva al 1952, la sua prima licenza agonistica al ‘54, ma la profonda passione che nutriva per il marchio Gilera l’ha accompagnato per tutti i suoi 90 anni di vita. L’ultima intervista proprio all’indomani del suo compleanno, il 12 marzo 2020. Non potevamo muoverci da casa e passammo un’ora e mezzo al telefono per raccontarci tutto ciò che poi finì su "Fuoristrada & Motocross d'epoca" di fine aprile.
Quante risate ci siamo fatti ogni volta che mi diceva di non scrivere l’episodio appena ricordato, anche se ormai erano tutte cose… cadute in prescrizione! E quanta passione trapelava dalle sue parole, sempre così emozionanti e coinvolgenti quando voleva condurti dentro la sua stessa storia.
Ora questa storia non c’è più, se n’è andata insieme a lui. Certo, l’abbiamo intervistato più volte sia per il documentario sia per il libro dedicati alla Moto Gilera, ma quel tono di voce forte e deciso ci mancherà.
Ci consola che ormai lassù si stanno ritrovando in tanti che hanno scritto la storia gloriosa della Casa di Arcore, ma noi quaggiù da oggi ci sentiamo più soli.
Buon viaggio Mario, sempre in sella a una Gilera”.
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