23 gennaio 2021

“Jérôme Lejeune proclamato venerabile. Coniugò la scienza con l’amore per la vita”

Scrive da Mandello: “Purtroppo però pare che di questi tempi, con l’imperante ideologia dello scarto, si sia più orientati a seguire le idee del dottor Josef Rudolf Mengele”

Jérôme Lejeune, genetista francese di fama mondiale.


Dal mandellese Guerrino Orio riceviamo e pubblichiamo:

In questi giorni la Chiesa, con un decreto firmato da papa Francesco, ha proclamato venerabile Jérôme Lejeune, genetista francese di fama mondiale (nacque il 13 giugno 1926 alle porte di Parigi, dove morì il 3 aprile 1994) che per primo scoprì nel 1958 il meccanismo della sindrome di Down, rivelando l’anomalìa cromosomica che la determina e spazzando via con evidenza scientifica i pregiudizi che investivano i bambini e gli stessi genitori, colpevolizzati per i loro comportamenti.

Lejeune  fu il primo presidente della Pontificia accademia per la vita. Cattolico e grandissimo scienziato, con le sue scoperte riuscì come detto a decifrare il mistero di cui si ignorava l’origine genetica.

Eccezionale uomo di scienza e dotato di una fede cristallina, fu padre di 5 figli e coerente con il suo rifiuto dell’aborto, della fecondazione extracorporea e di ogni forzatura della maternità naturale. Le sue convinzioni gli costarono aperta ostilità da parte di tanti colleghi, dei mass media e del mondo accademico, al punto che fu ripetutamente ostacolato nella sua infaticabile attività di ricerca.

Per le sue idee non gli venne assegnato il Nobel, ma lui volle portare avanti le proprie convinzioni e quella sera telefonò alla moglie dicendo: “Questa sera mi sono giocato il Nobel”. “Da sempre - disse Lejeune - la medicina si batte per la salute e per la vita contro le malattie e la morte e non può essere diversamente”.

Di lui don Renzo Pegoraro, cancelliere dell’Accademia per la vita, in questi giorni ha detto: “Un uomo capace di coniugare la scienza, la medicina, la fede cristiana e l’impegno morale orientandolo verso l’amore per la vita, trasformando in attenzione e cura soprattutto per quelle vite compromesse dalla malattia o dalla disabilità che vanno sempre amate e aiutate”.

Ha inoltre definito Jérôme Lejeune “uomo appassionato, uomo di misericordia” capace di affrontare con coraggio anche i momenti più difficili. Insomma una figura che anche oggi, dinanzi all’ampliamento delle possibilità di interrompere una gravidanza, avrebbe ancora molto da dire sul valore e la difesa della vita.

Purtroppo pare che di questi tempi, con l’imperante ideologia dello scarto, si sia più orientati a seguire le idee del dottor Josef Rudolf Mengele, militare, medico e criminale di guerra tedesco noto per i crudeli esperimenti medici e di eugenetica da lui svolti nel campo di concentramento di Auschwitz, usando i deportati come cavie umane.

Il dottor Jérôme Lejeune rimarrà per sempre il papà di tutti i portatori della sindrome di Down e sarà innalzato agli onori degli altari.

I suoi studi vengono portati avanti dal genetista dottor Pierluigi Strippoli e dalla sua équipe presso l’Università di Bologna.

Guerrino Orio - Mandello Lario

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