19 gennaio 2021

Il sindaco Riccardo Fasoli: “Anche Mandello sta soffrendo per il Covid, ma saprà ripartire”

Il virus e l’economia: “C’è la necessità di proseguire con le attività industriali del territorio, che spesso si confrontano con mercati internazionali. Fermarsi ora potrebbe voler dire perdere commesse per sempre”. “Per i vaccini la macchina organizzativa è già pronta”

Riccardo Fasoli, sindaco di Mandello.


di Claudio Bottagisi

Un’intervista a tutto campo a Riccardo Fasoli, confermato lo scorso settembre sindaco di Mandello, ruolo da lui già ricoperto nel precedente mandato amministrativo. Un’intervista per parlare del Covid, dell’emergenza sanitaria, dei vaccini, delle opere pubbliche appena concluse o in fase di realizzazione, del centenario della Moto Guzzi. E di altro ancora.

Sindaco, sono passati poco più di tre mesi dall’insediamento del nuovo consiglio comunale di Mandello e della sua Giunta dopo le elezioni dello scorso settembre. Qual è il suo bilancio di questa prima parte di mandato?

“Sono molto felice e soddisfatto. La maggioranza e la nuova giunta stanno lavorando bene, con lo slancio e l’entusiasmo della novità e la fortuna di avere alle spalle un gruppo con cinque anni di esperienza. Anche i rapporti con la minoranza sono buoni, con un atteggiamento costruttivo, che non vuol dire passivo”.

E’ passato quasi un anno dai primi casi di contagio da coronavirus accertati anche a Mandello e in merito alla situazione della pandemia purtroppo non sembrano ancora esserci notizie confortanti. Qual è innanzitutto, ad oggi, il numero dei positivi a Mandello? Lei in più occasioni non ha mancato di ricordare come la situazione di incertezza anche in relazione ai provvedimenti adottati a livello nazionale e regionale stia mettendo a dura prova, anche psicologicamente, un po’ tutti. E ora da più parti si sollecitano restrizioni più severe per abbassare la curva dei contagi, in attesa della campagna vaccinale. Qual è il suo punto di vista?

“Abbiamo ormai superato i 350 casi totali e i soggetti attualmente positivi sono 57. La situazione è economicamente e psicologicamente molto difficile per tanti e quella di questi ultimi mesi è stata ben peggiore della prima ondata, ma la percezione del pericolo è andata un po’ scemando. Invito le persone a impegnare in ogni modo la mente e a sfruttare il più possibile la facoltà di svolgere attività motoria nei pressi di casa. Stare fermi fisicamente e mentalmente può fare più danni del coronavirus. Sull’aspetto delle chiusure va considerata la necessità di proseguire con le attività industriali del territorio, che spesso si confrontano con mercati internazionali: fermarsi ora potrebbe voler dire perdere commesse per sempre. Non possiamo permettercelo. Da qui nasce questa situazione altalenante che il vaccino ci aiuterà a gestire sempre di più, fino a azzerare l’impatto economico, sociale e sanitario di questo virus”.

31 marzo 2020: da solo in piazza Leonardo da Vinci il sindaco onora le vittime del coronavirus.


In cosa è cambiato principalmente il suo ruolo di sindaco in questo anno contrassegnato dalla pandemia?

“Nella prima fase, in cui tutto era chiuso, il mio compito era quello di informare i cittadini, di restare loro vicino e non farli sentire soli. Una situazione più facile di quella odierna, dove oltre alla necessità di gestire la pandemia c’è anche l’esigenza di tenere attive l’attività comunale, la progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche e dei servizi pubblici”.

Stiamo tutti aspettando i vaccini anti-Covid. E’ già possibile immaginare, per quanto riguarda il nostro territorio, come potrà essere strutturata e come potrà funzionare la macchina organizzativa? E’ ipotizzabile una formula simile a quella attuata per la campagna di vaccinazioni antinfluenzali, dunque con un calendario legato alle iniziali dei cognomi dei cittadini? E chi si occuperà delle vaccinazioni?

“Attendiamo indicazioni certe sui soggetti che ne beneficeranno per primi. La macchina organizzativa è pronta, identica a quella delle vaccinazioni antinfluenzali. Il gruppo dei medici e le loro assistenti sanitarie sono una risorsa importante per il nostro territorio: pochi hanno la fortuna di poter contare su un’organizzazione del genere. Intanto già nel fine settimana dovrebbero arrivare le prime dosi per gli ospiti della casa di riposo: un bel respiro per loro, oggi separati dai familiari”.

Sempre a questo proposito, ritiene possa essere indispensabile una sollecitazione sua e dell’Amministrazione alla cittadinanza affinché si arrivi a vaccinare il maggior numero possibile di mandellesi?

“Come per ogni altra richiesta che è stata fatta alla cittadinanza, anche il vaccino è necessario per proteggere noi stessi, ma principalmente gli altri. Con questo spirito va vista la vaccinazione, come un’opportunità di salvaguardare la nostra comunità, che nel 2020 ha perso 45 cittadini in più rispetto alla media degli ultimi 10 anni.

Lasciamo perdere le fesserie che si leggono principalmente sui social network e affidiamoci alle informazioni ufficiali, che dirimono ogni dubbio sull’affidabilità dei vaccini”.



Restiamo in tema di vaccini, ma in riferimento a quelli antinfluenzali. Per quanto è stato possibile capire, lei attribuisce la colpa dei ritardi nelle forniture più alla macchina dello Stato o piuttosto a quella regionale? Inoltre la percentuale dei mandellesi che si sono vaccinati è stata piuttosto bassa, tanto che ancora negli ultimi giorni della “campagna” era inferiore al 50%. Perché, a suo giudizio? E non teme che questa… astensione possa riproporsi nel momento in cui ci si dovrà vaccinare contro il Covid?

“Diciamo che alla fine siamo arrivati vicino al 70% di vaccinati “over 65”. La campagna volontaria ha avuto un’adesione abbastanza relativa, appena superiore al 50%, alla quale vanno però aggiunte tutte le vaccinazioni alla casa di riposo, dei soggetti fragili e che non potevano muoversi dalle loro abitazioni, per i quali si sono mossi a domicilio i medici. Potevamo fare meglio, ma tirate le somme siamo andati bene. Sulle lungaggini non ci sono colpe politiche ma colpe tecniche sulle procedure di acquisto e di fornitura: la macchina statale in generale non ha funzionato bene”.

Cambiamo pagina e parliamo della bretella di collegamento con la Superstrada 36 realizzata a Maggiana. A distanza di poco più di un mese dalla sua apertura ci sono dati sull’utilizzo giornaliero dello svincolo? E cosa si può dire a proposito dell’impatto di questa infrastruttura sulla viabilità comunale?

“Tra qualche mese effettueremo le verifiche sulla modifica del flusso del traffico e potremo dare dati certi. In molti lo utilizzano, soprattutto i pendolari. Manca ancora qualche cartello per renderlo più fruibile da parte di tutti. Non ha creato le criticità da fine del mondo che i principali detrattori dell’opera andavano predicendo: ha però regalato 30 minuti di vita in più al giorno a tanti pendolari che erano costretti a percorrere la Sp 72 o all’inversione presso l’Orsa maggiore”.

15 dicembre 2020: si inaugura lo svincolo della Superstrada 36 a Maggiana.


In tema di lavori pubblici, qual è la situazione dell’intervento previsto in zona ex magazzini di Pramagno per ampliare il “polo sportivo” di Mandello? E le opere di riqualificazione di piazza Sacro Cuore possono dirsi avviate? E per quanto tempo si protrarranno?

“In Pramagno abbiamo avuto alcuni stop per via di materiale inquinante che era interrato nell’area oggetto di intervento. Pare si trattasse di una vecchia fornace per asfalto, ma il problema dovrebbe essere risolto. Al “Sacro Cuore” dopo le verifiche sui muri già esistenti, che si sono svolte la scorsa settimana, ora partirà il cantiere vero e proprio. In questa prima fase sarà garantita la viabilità tra viale della Costituzione e via Sauro, ma interdetto il collegamento con via don Gnocchi. Sarà sempre agibile il parcheggio della scuola e consentito il passaggio pedonale. Il cantiere è previsto fino a novembre, ma contiamo duri meno, come per lo svincolo”.

Così si presenterà piazza Sacro Cuore una volta ultimati i lavori di riqualificazione.


Per quanto riguarda il nuovo lungolago di Olcio qual è la situazione? E cos’altro bolle in pentola, sempre sul fronte delle opere pubbliche, da qui a fine 2021?

“Anche qui siamo finalmente ripartiti lo scorso lunedì: dovremmo aver terminato le sorprese e gli intoppi di questo bellissimo intervento, a cui tengo molto. Nel 2021 contiamo di poter avviare il riassetto del camminamento a lago dei giardini pubblici quale primo lotto della loro completa riorganizzazione. Vorremmo poi partecipare a un bando regionale per la riqualificazione dei centri storici nel quale proporre la riqualificazione del centro di Rongio e di Maggiana con la sua torre e del collegamento tra le due frazioni”.

In questo 2021 ricorre come noto il centenario della Moto Guzzi, anniversario su cui il territorio mandellese punta molto e al quale lei stesso guarda non da oggi con grande attenzione. E’ inutile però nasconderselo: alla luce della situazione in atto, già le iniziative programmate (o da programmare) per la prima “scadenza”, ossia quella di marzo, rischiano di saltare. E poi si guarda con una certa apprensione anche agli appuntamenti di settembre e in particolare al motoraduno. Cosa si sente di poter dire al riguardo?

“Il 2021 ce lo aspettavamo un po’ diverso. Organizzare eventi con la presenza di pubblico sembra impossibile, ma siamo fiduciosi per settembre. Stiamo altresì approntando eventi e installazioni che possano essere fruibili anche con le regole da “zona gialla”. Speriamo comunque di arrivare al motoraduno con serenità e con la possibilità di festeggiare come si deve”.



Un’ultima domanda. Com’è andata la lotteria di Natale in tempo di pandemia? Noi abbiamo raccolto voci di commercianti piuttosto soddisfatti per l’andamento degli acquisti. E c’è la possibilità che la formula della tessera con i bollini da apporvi possa essere riproposta, abbandonando così la modalità che prevedeva fino al 2019 la raccolta degli scontrini?

“E’ andata molto bene. Il periodo natalizio non copre certo tutti gli incassi mancati dell’anno, ma è stato di grande aiuto. L’aver limitato gli spostamenti ha fatto riscoprire molto i negozi di prossimità e anche il mercato del lunedì. La tessera e i bollini sono davvero stati una bella novità che potrebbe essere replicata anche in periodi dell’anno diversi, magari legata ai numerosi villeggianti che spesso giungono a Mandello a inizio estate”.

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