La somma verrà utilizzata per l’acquisto di un importante microscopio da destinare al laboratorio di Genomica del professor Pierluigi Strippoli
Il piccolo Martin tra le braccia di mamma Ombretta. |
(C.Bott.) “Siamo felici di ufficializzare la nostra seconda donazione all’Università di Bologna. L’importo di 13.000 euro è stato raggiunto attraverso varie donazioni e questa somma verrà utilizzata a breve per l’acquisto di un importante microscopio da donare al laboratorio del professor Pierluigi Strippoli. Sono molte le persone che vogliamo ringraziare per questo incredibile risultato raggiunto dalla nostra piccola ma coraggiosa associazione. Il primo grazie va alla Regione Lombardia per l’interesse che ha dimostrato nei nostri confronti scegliendoci come associazione all’interno della manifestazione “Lombardia è ricerca 2019” e per la donazione personale di Gerry Scotti. Abbiamo trovato un gruppo di persone speciali che hanno dimostrato interesse e sensibilità verso la nostra causa e per il piccolo Martin”.
A
parlare è Davide Orio, mandellese, padre di Martin, 4 anni compiuti lo scorso
mese di marzo. Lui è presidente dell’associazione “Vola con Martin
oltre il 21” voluta da lui stesso e da sua moglie Ombretta con uno scopo ben
preciso: promuovere la ricerca scientifica per migliorare la qualità della vita
dei bambini con sindrome di Down. E tra quei bimbi c’è appunto il loro Martin. Una volontà nata dalla convinzione che la ricerca può essere decisiva per identificare cure innovative per favorire una maggiore autonomia dei bambini con trisomia 21.
“Un grande grazie - aggiunge - va a Chiara Musolino, a Valentina Colombo, a Roberto Albonetti, a Medardo Zanetti, ad Antonio Rossi, a Fabrizio Sala e a Gerry Scotti. Non è un caso se non faccio precedere ai loro nomi alcun titolo onorifico, perché tutti sono stati per me e per Ombretta come una famiglia. Grazie alla Pro loco di Pianello del Lario e al “Bar Sport” per avere organizzato una “serata danzante”, grazie a Riccardo e alla sua stupenda famiglia per aver proposto quella manifestazione. Grazie anche a Paolo e a Ombretta, che avevano animato la serata. Sono stati tutti accoglienti e gentili”.
“Grazie poi a Paolo e alla sua stupenda famiglia mandellese - tiene ancora a sottolineare Orio - Lui ha raccolto una bella sommetta con tanti caffè durante l’intervallo nella sua scuola. Davvero eroico! Un grazie speciale anche al Centro di aiuto alla vita di Mandello e al Centro culturale “Alessandro Manzoni” di Lecco.
E un grazie molto speciale ai nostri associati per la condivisione dei valori dell’associazione e per il supporto che ci hanno garantito con la loro iscrizione. Infine, ma non certo ultimi per importanza, grazie a tutti i donatori che non abbiamo potuto conoscere personalmente e che hanno utilizzato i vari canali a disposizione per le loro donazioni”.
Ricorda quindi, il padre di Martin, il senso del dono del microscopio al laboratorio di Genomica dell’Università di Bologna. “Quel microscopio - dice - ci piace pensarlo come strumento di vita, in particolare per le generazioni che verranno. Uno tra i motivi che ci hanno spinto a fondare l’associazione “Vola con Martin oltre il 21” è quello di andare in controtendenza rispetto all’avanzare di movimenti down-free. Il nostro messaggio è insomma esplicito: la scienza deve essere appunto strumento di vita, non di morte”.
C’è posto per un ultimo pensiero (e per un ultimo “grazie”) nelle parole di Davide Orio. “E’ il ringraziamento personale a mia moglie Ombretta e al piccolo Martin per aver permesso tutto questo, considerati il grande impegno e il sacrificio che comporta gestire un’associazione, ma ancora di più per la condivisione di un grande ideale, quello di poter contribuire attivamente a cambiare in futuro il destino di tanti bimbi e delle loro famiglie”.
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