07 dicembre 2020

In un libro la storia e l'albero genealogico dei Compagnoni di Mandello

Ne è autrice Rina Compagnoni Molteni. Le sue ricerche presso gli Archivi di Stato si sono protratte per oltre sei anni, durante i quali ha avuto modo di esaminare non meno di 150.000 rogiti

La copertina del nuovo libro di Rina Compagnoni Molteni.


(C.Bott.) Un lavoro preciso e meticoloso, accompagnato da approfondite ricerche e da una ricostruzione storica attenta e fedele, condotta con lo stesso metodo rigoroso che ha contrassegnato anche i suoi precedenti contributi finalizzati a riportare alla luce interessanti pagine di storia collettiva.

Oggetto della sua ultima fatica - perché non è difficile immaginare che tale sia effettivamente stata - è la propria storia familiare, ossia quella dei Compagnoni, racchiusa in un libro di oltre 500 pagine e descritta - come sottolinea Simonetta Carizzoni, presidente dell’Archivio comunale della memoria locale, nelle pagine introduttive - con una documentazione accurata e spesso inedita e con testi basati su un’analisi non sempre facile e accessibile degli atti notarili, sulla cura delle fonti, sul loro continuo confronto e sulla loro corretta citazione.

“Non a caso - si legge sempre in premessa - anche l’apparato di note, il glossario, l’indice dei notai e quello dei nomi di persona testimoniano la precisione, la cura e la passione dell’autrice”.

Rina Compagnoni Molteni


L’autrice, appunto. Si tratta di Rina Compagnoni Molteni, mandellese, che dell’Archivio della memoria è una delle fondatrici e che proprio collaborando con l’associazione (si era nel 2006) alla ricerca di elementi storici connessi alla roggia Valmeria ha tratto consapevolezza del consistente patrimonio di documenti notarili custoditi presso gli Archivi di Stato e attraverso i quali è possibile rivisitare il vissuto economico e sociale delle antiche comunità.

E’ stata quella, per ammissione della stessa autrice del libro I Compagnoni di Mandello del Lario, l’opportunità che le ha consentito di imbattersi in importanti rogiti relativi ad argomenti di pubblico interesse e di collezionare, a titolo personale, quelli riguardanti appunto i Compagnoni.

“Secondo la tradizione orale - scrive l’autrice nella prefazione - i Compagnoni di Mandello affondano le loro radici in Valtellina, dove tale cognome è molto diffuso. Sebastiano fu Antonio è il primo documentato nel territorio di Mandello, precisamente a Motteno. E’ infatti citato tra i Vicini di San Zenone nel 1557 e fra gli Scolari della Scuola di Santa Maria, sempre in San Zenone, nel 1562”.

La famiglia "Punzéla" in una foto del 1925.


Dalle ricerche condotte da Rina Compagnoni è emerso che probabilmente già Sebastiano aveva il soprannome “Punzéla”, che individua a tutt’oggi un ramo della discendenza Compagnoni. “Si presume che tale appellativo - osserva la mandellese, già autrice nel 2003 del volume Luzzeno, vita di una frazione - indicasse originariamente una persona dall’aspetto pulito e ordinato, cioè da damerino, poiché a questa definizione corrispondeva un tempo il significato dialettale di punzelén, vocabolo oggi desueto”.

Un lavoro certosino, si è detto, quello di Rina Compagnoni. Basti dire che le sue ricerche presso gli Archivi di Stato di Como e di Milano si sono protratte per oltre sei anni, durante i quali ha avuto modo di esaminare non meno di 150.000 rogiti. Tra questi, quelli riguardanti la discendenza dei Compagnoni a partire dal primo, datato come detto 1557.

Con il proposito di tracciare e ricostruire il trascorso della dinastia, per far sì che ne rimanga memoria, nel nuovo libro (la stampa è delle “Grafiche Riga” di Annone Brianza) sono riportati tutti gli atti notarili recuperati. Una sintesi per così dire più generosa è dedicata a quelli di maggior rilievo, mentre gli atti meno significativi, o più difficili da decifrare, sono soltanto accennati per argomento.

La prima parte dell'atto notarile datato 8 giugno 1557.


I documenti sono in ordine cronologico e un glossario raccoglie i vocaboli in disuso, o comunque poco conosciuti. A favorirne la consultazione è l’indice alfabetico con i nomi delle persone citate e - quando presenti - la loro paternità e dimora.

“Per interesse storico - specifica Rina Compagnoni - sono indicati i toponimi e i nominativi dei pronotai e dei testimoni. Onomastica e toponomastica ancora in uso sono rese in forma attuale e in lingua italiana. Alcuni toponimi sono trascritti così come riportati negli atti notarili, cioè in forma dialettale latinizzata. In tal caso la versione italiana è richiamata dalle note”.

Ad arricchire il volume I Compagnoni di Mandello del Lario è un inserto con l’albero genealogico. I rami riferiti ai Compagnoni di Luzzeno sono aggiornati ad oggi, mentre quelli trapiantati a Mandello e a Molina si fermano al ‘700, anche per limiti derivanti dalla rappresentazione grafica.

In conclusione, un libro che conferma quanto l’autrice sia radicata al proprio territorio, alla sua comunità e alla sua storia, che da familiare si fa collettiva.

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Il libro I Compagnoni di Mandello del Lario è disponibile presso l’edicola “Cumbre” in piazza IV Novembre a Molina.

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