30 dicembre 2020

Dervio e il tempio crematorio. Lettera anonima ad Anna Buzzella, consigliere di maggioranza

L’ha ricevuta stamattina, tra l’altro indirizzata a suo padre, morto cinque anni fa. “Quel messaggio mi ferisce moltissimo”



(C.Bott.) Una lettera anonima indirizzata a suo padre, scomparso cinque anni fa.  A riceverla è stata questa mattina Anna Buzzella, dallo scorso anno consigliere comunale a Dervio, eletta nella lista “Dervio viva” guidata dall’attuale sindaco Stefano Cassinelli.

Preceduta dal titolo “Non lasciare che questo accada” e accompagnata dall'immagine pubblicata qui sopra, vi si legge: “I templi crematori sono sempre situati ai margini dei comuni, in aree isolate. Perché noi dovremmo averne uno al centro del paese, a ridosso delle abitazioni, di attività commerciali, industriali e turistiche?”.

E ancora: “E’ questa l’immagine che vogliamo dare ai nostri visitatori? Quella di un luogo dedicato all’ultimo viaggio, alla morte e alla tristezza. Oppure vogliamo mostrarci per il paese bello e allegro, votato all’industria, al turismo e alle sport e al buon vivere quale siamo?”.

“Quel messaggio mi ha ferito moltissimo - commenta Anna Buzzella, delegata all’Istruzione nel mandato Cassinelli iniziato appunto nel 2019 - perché la morte di un famigliare non può diventare uno strumento per combattere scelte che si possono anche non condividere, ma che non possono essere contrastate con questi metodi, ferendo una persona nei suoi affetti più intimi”.

“Forse la mia colpa è stata soltanto quella di mettermi in gioco in questo comune per sostenere la scuola - aggiunge la consigliera di maggioranza, classe 1956 - e impegnarmi per offrire agli studenti mezzi per sviluppare una crescita personale e intellettuale”.

Esplicito il commento del sindaco. “Non ci sono parole di fronte a simili comportamenti - dice Stefano Casinelli - Dico soltanto che l’anonimato e ancora di più il non rispettare il lutto delle persone è di cattivo gusto”.

“Se questo è il modo di portare avanti una battaglia politica - aggiunge il primo cittadino - siamo davvero fuori strada”.

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