Lettera aperta della Medicina generale e pediatria alla cittadinanza. Al centro della questione la prevista realizzazione dei nuovi ambulatori
Dai medici Fabrizio Vellani, Laura Lafranconi, Stefano Rossi e Gigliola Biondelli riceviamo e pubblichiamo:
Essendo consapevoli delle criticità strutturali dei nostri ambulatori - che l’emergenza Covid ha ancora una volta evidenziato - nel corso degli ultimi anni non abbiamo mai smesso di cercare soluzioni alternative. Dopo aver valutato almeno cinque strutture in diversi punti del paese non trovandole adeguate, finalmente la scorsa primavera abbiamo intravisto una soluzione: si tratta di tre lotti di terreno ubicati in viale Padania e destinati a opere di pubblica utilità.
Abbiamo pensato di acquistarli e di costruire, a nostre spese, la nuova sede della Medicina di gruppo. Così il 19 giugno scorso abbiamo firmato un contratto preliminare con la proprietaria dei primi due lotti, versando la dovuta caparra.
Contestualmente abbiamo contattato la dozzina di persone proprietarie del terzo lotto e dato mandato a un notaio di Delebio di predisporre gli atti di compravendita che proprio in questi giorni sono stati approntati.
Non solo, presso un notaio di Lecco abbiamo costituito e iscritto al registro delle imprese (con ulteriore esborso di denaro) la Società “VELA srl”, che sarebbe stata l’ente giuridico che di fatto doveva perfezionare l’acquisto dei terreni e costruirvi gli ambulatori.
Abbiamo poi dato mandato a un architetto di Colico di progettare la struttura, tanto che il progetto preliminare ci è stato consegnato il 7 dicembre. Non ultimo, si sono presi contatti informali con l’Ospedale “Manzoni” di Lecco che si era reso disponibile a valutare la possibilità di inviare presso tale struttura gli specialisti per il monitoraggio dei pazienti con cronicità in regime di sanità pubblica.
Di tutti questi passi l’amministrazione comunale è sempre stata informata. Sin dall’inizio ci è stata garantita la “massima collaborazione” per la realizzazione di un’opera che è di evidente interesse per tutta la cittadinanza, tanto che ci era stato informalmente garantito anche il trasferimento del punto prelievi e dello sportello di via Parravicini.
Credevamo di essere davvero sostenuti dall’amministrazione comunale, tuttavia lunedì mattina una telefonata della sindaca Monica Gilardi ci ha disilluso: ci preannunciava la convocazione a un incontro per venerdì pomeriggio al fine di presentarci una loro proposta di costruzione dei nuovi ambulatori!
Poco dopo abbiamo letto sui social e sui giornali che l’amministrazione comunale intende cogliere l’offerta di un privato a tale scopo. Ebbene, se l’Amministrazione ha trovato il modo di finanziare un intervento pubblico ci chiediamo: perché proprio la sede della Medicina di gruppo, la cui costruzione era ormai avviata e non un’altra opera di pubblica utilità? Perché tradire così brutalmente la collaborazione con i medici?
Sì, brutalmente! Perché, a nostro avviso, invece che strumentalizzare l’informazione avrebbero dovuto convocarci a un incontro privato per discutere una soluzione comune che magari, di fronte a una proposta perfino migliore della nostra, poteva concretizzarsi in una rinnovata collaborazione e in una condivisione di intenti piuttosto che in una irrispettosa imposizione.
Solo dopo si doveva informare la cittadinanza di una trovata soluzione. Invece l’amministrazione comunale ha preferito scrivere nero su bianco sui mezzi di informazione che siamo stati convocati per condividere la loro iniziativa e, soprattutto, per raccogliere la nostra disponibilità al trasferimento nella nuova sede come se quest’ultima fosse la condizione per realizzarla. E come se non esistesse il nostro progetto già avviato! Progetto che avrebbe previsto tempi di attuazione di circa 12-18 mesi, quindi ben inferiori a quelli proposti dall’Amministrazione.
Questo è inaccettabile! Rigettiamo con forza questo modo di operare arrogante e prevaricatore, forse spinto dal periodo pre-elettorale. E non ci sembra inutile ricordare che quattro anni fa questa Amministrazione vinse le elezioni con un programma in cui vi era scritto che avrebbero portato i nostri ambulatori nelle vecchie scuole e che negli anni necessari alla loro ristrutturazione ci avrebbero spostati in locali più adeguati grazie ad accordi già presi con alcuni privati.
Peccato che noi non ne sapessimo nulla e che i millantati accordi con i privati si siano rivelati solo inconsistente campagna elettorale. Dopo un anno di Amministrazione fummo anche allora accusati della non realizzazione, per mancata accettazione al trasferimento, di una nuova struttura che l’amministrazione comunale aveva previsto di fronte alla stazioncina di Piona, a nostro avviso troppo scomoda e lontana per i pazienti anziani.
Confidiamo che nell’incontro di venerdì i nostri amministratori siano in grado di garantire, questa volta veramente, la realizzazione dei nuovi ambulatori. Confidiamo che vi sia davvero spazio per collaborare con eventuali progettisti affinché si predispongano spazi massimamente funzionali. Confidiamo infine che questo modo di fare politica possa essere superato e si possa costruirne uno più rispettoso dei cittadini e dei lavoratori, in particolare di quelli della salute, soprattutto in tempi come questi.
Sia chiaro a tutti che se in seguito all’incontro di venerdì decideremo di rinunciare all’acquisto dei terreni rinunceremo di fatto alla nostra realizzazione dei nuovi ambulatori. Se questi non saranno poi effettivamente costruiti, la responsabilità sarà da addebitarsi in toto alla giunta in carica.
Dottor Fabrizio Vellani - Dottoressa Laura Lafranconi - Dottor Stefano Rossi - Dottoressa Gigliola Biondelli
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