Oggi pomeriggio presidio del Comitato parenti all’esterno della Rsa per il “no” all’aumento delle rette e il “sì” agli abbracci in sicurezza
Il presidio di oggi pomeriggio del Comitato parenti all'esterno della casa di riposo di Mandello.
Presidio del Comitato parenti, oggi pomeriggio all’esterno della casa di riposo di Mandello. Al centro della manifestazione il “no” all’aumento delle rette (40 euro in più al mese) annunciato dalla direzione a metà dicembre e previsto a partire dal nuovo anno, il “sì” agli abbracci in sicurezza e la constatazione secondo cui allontanamento e isolamento coincidono con un decadimento cognitivo e con il peggioramento delle patologie.
Nelle ore immediatamente successive monsignor Giuliano Zanotta, presidente della “Fondazione Casa di riposo”, ha diffuso la nota che di seguito pubblichiamo:
“La Fondazione ha personalità giuridica di diritto privato con la qualifica di Onlus e come tale ha l’obbligo di garantire l’equilibrio economico-finanziario nella gestione dell’ente. Dalla predisposizione del bilancio preventivo dell’anno 2021, che presenta una significativa perdita dell’esercizio, è emersa nostro malgrado la necessità di incrementare la quota di compartecipazione delle famiglie.
Smentiamo categoricamente l’assenza di comunicazioni da parte dell’ente circa i dati relativi all’andamento epidemiologico interno alla struttura che, al contrario, sono stati sempre forniti con cadenza settimanale e successivamente quindicinale nel momento in cui la situazione legata all’emergenza Covid-19 stava rientrando.
Per quanto attiene le visite dei parenti, i contatti con gli ospiti della Rsa sono sempre stati garantiti, organizzandoli secondo modalità compatibili con la situazione interna della diffusione del contagio da Sars-CoV-2 e nel rispetto di tutte le normative vigenti, sia mediante visite in presenza attraverso la vetrata del piano terra sia attraverso videochiamate coadiuvate dall’educatore.
Monsignor Giuliano Zanotta, presidente della Fondazione casa di riposo. |
Preciso che alcune delle richieste pervenute nelle scorse settimane dal Comitato parenti, ad esempio circa il ripristino della ginnastica di gruppo piuttosto che la celebrazione della santa messa in presenza presso la cappella della struttura con la distribuzione dell’eucarestia, non sono state ritenute accoglibili in ragione della tutela della salute dei nostri anziani, considerato il numero di casi di positivi al Covid allora presenti nella Rsa.
E’ stata comunque mia premura manifestare la mia vicinanza e esprimere il mio conforto agli ospiti. In occasione del Santo Natale mi sono recato in struttura con il cappellano don Mario Tamola per assicurare l’assistenza spirituale agli anziani, pregando con gli stessi e impartendo loro la benedizione.
Sottolineo che tutti i servizi sono stati regolarmente erogati e mai sospesi, seppure temporaneamente riorganizzati con modalità e termini idonei alla gestione della fase emergenziale.
Il complesso che accoglie la casa di riposo di Mandello. |
Esprimo il mio sentito ringraziamento a tutti gli operatori che con impegno e dedizione si sono particolarmente spesi, anche per sopperire al disagio emotivo degli ospiti, dovuto alla lontananza dai propri cari.
Al contempo, manifesto al personale la mia solidarietà per il suo disappunto nell’avere appreso dai social media che il Comitato parenti avrebbe espresso perplessità circa il corretto operato dello stesso in mancanza dell’accesso dei familiari all’interno della Rsa.
La Fondazione ha conferito mandato ai propri legali per l’interlocuzione con il professionista incaricato dal Comitato parenti”.
Monsignor Giuliano Zanotta
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