Stefano D'Orazio e Dodi Battaglia fotografati da Sabrina Carminati a Bellaria Igea Marina nel 2018. |
(C.Bott.) “Avevo visto e ascoltato l’ultima volta Stefano D’Orazio nel giugno di due anni fa a Bellaria Igea Marina in occasione del “Dodi day”, organizzato per il sessantasettesimo compleanno di Dodi Battaglia e per le sue “nozze d’oro” con la musica. Quella volta scattai anche una foto che li ritraeva insieme e poi ne feci una tela che pochi mesi fa ho regalato proprio a Dodi. Stefano era una persona stupenda, sempre disponibile e soprattutto un grande professionista”.
Sabrina Carminati, che a Lecco gestisce con un fratello un avviato negozio di abbigliamento, è una grande fan dei Pooh. Ha assistito almeno a una ventina di concerti (sei soltanto nel 2016) del popolare gruppo musicale italiano formatosi nel 1966 a Bologna e scioltosi ufficialmente dopo l’ultimo concerto del 30 dicembre di quattro anni fa a Casalecchio di Reno.
“Stefano resterà nel cuore di tutti - dice - e anche le testimonianze di affetto ascoltate oggi ai vari telegiornali e lette sui canali social dei “poohlover”, come ci chiamiamo noi, lo “raccontano” con gratitudine e ne sottolineano la sua spiccata personalità e sensibilità”.
A San Siro il 10 giugno 2016...
Sabrina ricorda anche che in occasione dell’ultima tournée del 2016 D’Orazio indossava una t-shirt nera con la scritta “Game over”. “Quella maglietta voleva dire tutto - spiega - e mi fa ripensare a quando, pochi mesi fa, nei giorni del lockdown e del gran numero di vittime causate nella sua terra bergamasca dal Covid-19, lui scrisse il brano Rinascerò, rinascerai, musicato da Facchinetti. I Pooh sono unici e rimarranno nel cuore di molti. E così Stefano”.
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