Originaria del Bresciano, aveva 83 anni e fino a un paio d'anni fa era all’Istituto "Santa Giovanna Antida"
Suor Fausta Forlani |
(C.Bott.) Dai primi anni Settanta fino a metà anni Ottanta ha insegnato all’asilo “Carlo Carcano” di Molina, dove ha saputo farsi apprezzare e benvolere non soltanto per le sue doti di stimata educatrice ma altresì per la sua bontà e il suo saper stare accanto ai bambini che le erano affidati, per i quali era un po’ una seconda mamma per il garbo con cui sapeva avvicinarsi a loro. Una maestra di vita e un prezioso punto di riferimento.
Così anche Mandello piange suor Fausta Forlani, morta nei giorni scorsi all’età di 83 anni. Originaria di Tavernole sul Mella, piccolo comune della provincia di Brescia, in Alta Val Trompia, apparteneva alle Suore della carità e attualmente era ospite presso un istituto della sua congregazione a Miasino, nelle immediate vicinanze del Lago d’Orta, nel Novarese.
Giunta come detto sul Lario tra la fine degli anni Sessanta e l’inizio degli anni Settanta, suor Fausta intorno al 1985 aveva lasciato Mandello destinazione Gessate, comune della città metropolitana di Milano, per poi farvi ritorno nel 2006 e rimanere fino a un paio d’anni fa all’Istituto Santa Giovanna Antida, dove ha svolto un attento servizio presso la portineria dello stesso istituto scolastico frequentato in questi anni da allievi figli (o in qualche caso nipoti) di ex alunni della religiosa all’asilo infantile di Molina.
Suor Fausta (quarta da destra verso sinistra) con le religiose dell'Istituto Santa Giovanna Antida. |
Forte, convinto e in quanto tale indimenticato era anche il suo impegno presso la parrocchia mandellese del “Sacro Cuore” e in particolare in oratorio. Fu per lunghi anni catechista e, oltre a trasmettere il messaggio religioso (molti sono stati i ragazzi accompagnati da lei nel cammino verso la prima Comunione e la cresima), non mancava con la sua verve e il suo dinamismo di animare le attività anche ricreative e ludiche di quanti erano soliti frequentare proprio l’oratorio, che lei sapeva coinvolgere con la sua solarità, il suo dinamismo e il suo essere sempre se stessa.
Così ora sono in tanti, nella comunità mandellese, a ricordare suor Fausta con nostalgia. E, ancora di più, con senso di gratitudine.
Suor Fausta in una foto del 1972 che la ritrae all'asilo di Molina con Corrado Mambretti. |
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