Sulla questione relativa alla gestione dei dipendenti comunali, il gruppo consiliare di minoranza “Insieme per Dervio” ci invia la nota che di seguito pubblichiamo:
Anche nel consiglio comunale di Dervio di oggi, sabato 28 novembre, si è nuovamente ripetuta la farsa di un’interrogazione presentata dal gruppo di maggioranza a se stesso, al solo scopo di creare una polemica gratuita verso la precedente Amministrazione per poi darla in pasto alla stampa.
E’ un’anomalia soltanto derviese quella di un’amministrazione comunale che, anziché pensare ad amministrare per il bene del paese, rivolge le proprie energie a organizzare messinscene come questa, utilizzando in modo improprio anche lo strumento dell’interrogazione in consiglio comunale, che ripone il suo significato nel consentire ai consiglieri di minoranza, nella loro funzione di controllo, di chiedere informazioni sull’operato dell’amministrazione in carica. Ma tant’è.
L’oggetto dell’interrogazione presentata dalla maggioranza a se stessa riguardava le domande di mobilità pervenute dai dipendenti comunali. Dato che l’attuale Amministrazione ha già ricevuto e autorizzato tre diverse richieste di trasferimento in pochi mesi, lo scopo evidente dell’auto-interrogazione era di dimostrare come anche l’Amministrazione precedente avesse ricevuto domande di mobilità dai dipendenti, per poter fare quindi di tutta l’erba un fascio.
E’ vero che in un arco di tempo di 10 anni, molto più ampio dell’anno e mezzo in cui è in carica l’Amministrazione Cassinelli, alla passata Amministrazione siano pervenute domande di mobilità in numero superiore, ma è altrettanto vero che, abbagliata dalla voglia di polemizzare, all’attuale maggioranza siano sfuggiti alcuni “dettagli” che differenziano, e di molto, la loro situazione con quella di chi li ha preceduti.
Quella attuale è una situazione molto diversa da quella che interessò i dipendenti ai quali venne concesso il trasferimento in passato, che fecero le loro richieste di mobilità in gran parte per motivate ragioni familiari, soprattutto legate alla grande distanza tra il luogo di lavoro e l’abitazione, mentre alla base di alcune delle richieste pervenute in pochi mesi alla nuova Amministrazione ci sarebbero contrasti maturati, anche in modo abbastanza aspro, tra i dipendenti e la nuova Giunta, che ovviamente sono stati taciuti.
La situazione risulta ben diversa anche per quei casi in cui in passato non venne concesso il nulla osta ai dipendenti che avevano chiesto il trasferimento, perché non bisogna dimenticare che fino al 2019 erano in vigore norme statali di contenimento della spesa pubblica che, di fatto, impedivano ai Comuni di sostituire i dipendenti che chiedevano la mobilità, consentendo di assumere solo in occasione di pensionamenti.
L’unica possibilità per ricoprire i posti liberatisi a seguito di domande di mobilità in uscita era quella di ricevere corrispondenti domande di mobilità in entrata e non sempre si trovavano persone disponibili a trasferirsi a Dervio da altre amministrazioni pubbliche con profili adeguati alle mansioni che avrebbero dovuto ricoprire.
Per tale motivo non è stato possibile assecondare le richieste di mobilità di alcuni dipendenti e altri hanno dovuto attendere qualche tempo prima di ottenere il nulla osta al trasferimento, che avrebbe altrimenti lasciato il posto scoperto nell’organigramma del Comune di Dervio, con gravi problemi per i servizi offerti ai cittadini.
Ora invece il limite presente come detto fino al 2019 è stato rimosso e i Comuni sono molto più liberi di assumere, dato che il numero totale di dipendenti è stato legato ad altri parametri, quindi anche molto più iberi di lasciare andar via i dipendenti che vogliano trasferirsi.
Non avendo potuto discutere in modo serio queste problematiche nella sede istituzionale del consiglio comunale, perché la maggioranza ce l’ha di fatto impedito, non possiamo far altro che affidare in altro modo le nostre considerazioni all’opinione pubblica, auspicando che la nuova Amministrazione inizi finalmente a destinare le proprie forze allo sviluppo del paese piuttosto che alla creazione di continue e sterili polemiche, con lo sguardo perennemente rivolto al passato.
Gruppo consiliare “Insieme per Dervio”
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