01 novembre 2020

Don Marco Malugani e la positività al Covid dell’arcivescovo Delpini: “Gli siamo tutti vicini”

Il parroco di Lierna: “Spero proprio che si rimetta presto e che questa sia soltanto una pausa che gli consenta di fare anche un po’ di riposo”

Una foto scattata a Lierna in occasione di un "incontro di classe". Mario Delpini, allora vescovo e vicario generale della diocesi di Milano, è accanto a monsignor Diego Coletti. Alla sinistra dell'attuale vescovo emerito di Como vi è don Massimo Frigerio, per lunghi anni parroco di Valmadrera, che fu vicerettore del Seminario di Seveso. Don Marco Malugani è il primo a destra nella foto.


(C.Bott.) “Noi suoi numerosi  compagni di Seminario, preti e laici, abbiamo subito fatto pervenire al caro amico arcivescovo Mario la nostra vicinanza nella preghiera per la prova che sta vivendo. Ieri sera, poi, durante la messa prefestiva l’abbiamo ricordato con tanto affetto e diversi fedeli erano già a conoscenza della sua situazione”.

Don Marco Malugani, parroco di Lierna, parla di monsignor Mario Delpini e della sua positività al Covid-19. Soltanto due settimane fa l’arcivescovo di Milano era sul Lario per cresimare venti giovanissimi liernesi. “Proprio quella sua “tappa” a Lierna nonostante gli stressanti impegni alla guida della più grande diocesi del mondo - ricorda don Marco - ha rafforzato ulteriormente il legame particolare che c’è sempre stato tra noi”.

“Quell’evento dello scorso 17 ottobre - aggiunge il parroco - ha avuto una risonanza tanto grande da non essersi ancora spenta. La celebrazione da lui presieduta nella nostra parrocchiale di Sant’Ambrogio e la sua “azzeccata” omelìa hanno conquistato tutti, in particolare i genitori. Ma anche gli altri invitati alla cerimonia hanno visto nell’arcivescovo una “persona carismatica” e ancora oggi, a distanza appunto di due settimane, sento commenti favorevoli”.

Aggiunge un ricordo personale, don Marco, di quel sabato vissuto con monsignor Delpini. “Pensavo proprio a lui nei giorni scorsi - dice - ed ero rimasto francamente un po’ deluso quando, all’annuncio della nomina dei nuovi cardinali, non avevo sentito il suo nome. La grande stima che ho di lui non è certo soggettiva. Lo conosco troppo bene e nel presentarlo ai miei parrocchiani l’ho definito “un anello speciale nella lunga catena dei successori di sant’Ambrogio”. Invitandolo a Lierna inizialmente mi sembrava di procurargli una fatica in più, ma quando è arrivato mi sono accorto di avergli regalato una gioia grande”.

“Una signora di Milano presente alla celebrazione  liernese - afferma il parroco - mi ha confidato di non averlo mai visto così contento come in quell’occasione. Abbiamo poi pranzato in casa parrocchiale e mi sono meravigliato perché solitamente, anche nei nostri incontri di classe, ha sempre premura. Quel giorno invece è rimasto tranquillo fino alla fine, pur avendo ancora la visita pastorale in una parrocchia di Monza”.

“Pur senza trascurare i sussidi della nostra diocesi - conclude don Marco - attingiamo molto dal suo magistero di alta qualità. E se riuscirò a benedire le famiglie per Natale, porterò il simpatico libretto da lui preparato. Spero proprio che si rimetta presto e che questa sia soltanto una pausa che gli consenta di fare anche un po’ di riposo”.

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