L'affresco della Crocifissione come si presenta dopo il restauro.
(C.Bott.) I lavori devono ancora essere ultimati ma da qualche giorno l’abside della chiesa di San Giorgio a Mandello non è più occupata dalle impalcature e, ciò che più conta, il restauro dell’affresco della crocifissione risalente al Quattrocento è tornato a essere visibile nella sua interezza e restituito, anche se purtroppo non in tutte le sue parti, al suo antico splendore.
Il restauro e il risanamento conservativo dell’affresco erano iniziati ai primi di luglio. Da tempo, infatti, quella preziosa opera d’arte si presentava decisamente deteriorata dai sali che l’umidità, penetrata nei muri della chiesa, aveva depositato in maniera evidente proprio su quell’opera.
Sono così state rimosse in primo luogo le cause dell’umidità, con apposite malte applicate sul muro esterno, e si è provveduto alla sistemazione di parte del tetto. In seguito sono stati rimossi i sali che avevano danneggiato la pittura e l’affresco è stato risistemato.
Così si presentava l'affresco dell'abside prima dell'intervento di restauro. |
70.000 euro l’importo complessivo dell’intervento, con una parte di quella cifra reperita grazie a un bando della Fondazione comunitaria del Lecchese, che anche con il contributo del Comune di Mandello ha consentito di poter disporre di 35.000 euro.
A inizio estate, presentando l'opera di restauro dell’affresco, il parroco della comunità pastorale di San Lorenzo e Sant'Antonio in Abbadia Lariana, don Fabio Molteni, che ha seguito in prima persona l’esecuzione e l’andamento dei lavori, aveva detto: “Aiutiamoci a tenere viva la fede nel mondo di oggi anche salvaguardando queste testimonianze di rara e raffinata bellezza”.
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