Un gesto che si rinnova da dieci anni a seguito di un lascito di Felice Redaelli Spreafico, socio Ana, reduce della campagna di Russia
Le penne nere questa mattina al cimitero di Mandello.
(C.Bott.) Il loro spirito di gruppo, il loro altruismo e la loro costante partecipazione al bene comune, così come la loro generosità e sensibilità unanimemente riconosciute li porta a compiere gesti e azioni oltremodo apprezzati e di grande significato.
Loro, gli alpini, sempre in prima linea quando si tratta di rimboccarsi le maniche, di rafforzare i legami con la propria terra e le proprie radici e sempre vicini alle loro comunità, anche e soprattutto nei momenti più difficili, ogni anno - nei giorni che precedono il ricordo e la commemorazione dei defunti - sono soliti deporre un omaggio floreale sulle tombe e davanti alle lapidi delle penne nere del gruppo Ana di Mandello.
Un rito che si rinnova dal 2010, da quando cioè Felice Redaelli Spreafico - avvocato di professione, nato il 4 settembre 1918 e morto il 30 settembre 2009, alpino e reduce della campagna di Russia, una tra le pagine più tragiche del secondo conflitto mondiale - dispose con un lascito che appunto ogni fine ottobre-inizio novembre, per un periodo di dieci anni, le penne nere compissero questo gesto per onorare la memoria di chi è “andato avanti”.
Una scelta apprezzata e, di riflesso, accolta con favore dal gruppo Ana, il cui consiglio direttivo aveva tra l’altro stabilito di andare oltre il periodo di dieci anni indicato da Redaelli Spreafico, che aveva svolto per lunghi anni la propria attività forense a Milano.
Proprio questa mattina un gruppo di penne nere ha raggiunto i cimiteri di Mandello e delle frazioni di Olcio e Somana, oltre a quelli di Abbadia Lariana e Crebbio, e deposto vasi di crisantemi sulle tombe di 140 alpini. Un gesto per ribadire, una volta di più, che gli alpini ci sono. Sempre e ovunque!
Felice Redaelli Spreafico, avvocato e alpino (1918-2009).
BRAVI, BRAVISSIMI siete sempre i migliori!!!.
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