11 ottobre 2020

Mandello, dieci anni fa moriva padre Arcangelo Zucchi, “pastore, fratello e amico”

Padre Arcangelo Zucchi

 

(C.Bott.) Dieci anni fa - era l’11 ottobre 2010 - moriva padre Arcangelo Zucchi. Nato a Mandello Lario il 22 ottobre 1938, aveva vestito l’abito francescano e iniziato l’anno di noviziato (poi frequentato a Rezzato) nel ‘59. La data della sua professione solenne è il giorno dell’Immacolata del 1964, mentre il 26 marzo 1966 quella della sua ordinazione sacerdotale.

Rettore del Seminario di Monza a metà anni Settanta, aveva raggiunto Cermenate nel 1977, dove aveva operato fino al 1988 in qualità di maestro dei postulanti, di animatore e promotore vocazionale e quindi di vicario provinciale.

Una presenza, quella di padre Arcangelo a Cermenate, che ha lasciato un segno profondo e che nessuno ha dimenticato, al punto che a tre anni di distanza dalla sua scomparsa il paese del Comasco aveva deciso di intitolargli l’Auditorium comunale di via Grassi con una cerimonia che aveva visto l’intervento di Francesco Bravi, ministro provinciale presso la Curia San Carlo Borromeo dei Frati minori di Milano, cui era seguita la presentazione del libro Tracce di un cammino - Fr. Arcangelo Zucchi, Pastore, fratello e amico dato alle stampe nel 2013 e curato da fr. Andrea Bizzozero, padre guardiano della Fraternità francescana di Cermenate.



Una pubblicazione - quella dedicata a padre Arcangelo - che non voleva essere una biografia in senso stretto quanto piuttosto la testimonianza di un itinerario.

Ma qual è il senso del ripercorrere le tracce del suo cammino? “In primo luogo - come si legge nella pagina che introduce il libro - ringraziare il Signore, sorgente di tutte le misericordie, il quale ha voluto mostrarsi a frate Arcangelo. Poi il ricordo, che è espressione di affetto e di amicizia. Infine il ripercorrere il suo cammino è occasione offerta a ciascuno per fare tesoro di quei frutti maturati nella sua esperienza di fede e condivisi con molti”.

Padre Arcangelo Zucchi, le cui spoglie riposano nel cimitero di Mandello, dall’85 al ’94 era stato vicario e poi ministro provinciale di Lombardia e a partire dal 2000 guardiano del convento di Sant’Angelo in Milano.

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