L’armo azzurro con la vogatrice timoniera del “quattro con” PR3 misti si è aggiudicato la preliminary race
(C.Bott.) Iniziano nel migliore dei modi, per la mandellese Lorena Fuina, i campionati europei assoluti, pesi leggeri e pararowing in svolgimento “a porte chiuse” questo fine settimana a Poznan, in Polonia, dove si trovano da metà settimana anche Davide Comini e Giorgia Pelacchi, convocati dalla direzione tecnica come riserve e comunque pronti in qualsiasi momento a mettersi a disposizione dell’Italremo.
Ieri, prima giornata di gare, la spedizione azzurra ha centrato il passaggio alle finali di domani direttamente dalle batterie in quattro specialità, tutte parte del programma olimpico: “quattro di coppia” Senior maschile e “quattro senza” Senior femminile, che hanno vinto le rispettive qualifiche, e “doppio” e “due senza” Senior femminili, che hanno acquisito a loro volta l’accesso alla finale entrambe con la seconda posizione.
Queste quattro barche vanno ad aggiungersi ai quattro armi già in finale diretta: l’otto maschile, il singolo PR1 femminile, il “doppio” PR2 e il “quattro con” PR3 misti.
Inizio convincente, si è detto, per Lorena Fuina, timoniera proprio del “quattro con” PR3 misti. Nella preliminary race di ieri l’armo azzurro, bronzo iridato a Linz lo scorso anno, si è ben comportato, andando subito in testa e guidando con convinzione tutta la gara, con Ucraina e Francia a inseguire.
Gli azzurri sono stati al comando per gran parte della regata e soltanto nel finale si sono visti rimontare dall’Ucraina, che non è comunque riuscita a sopravanzare la barca azzurra, di cui fanno parte Cristina Scazzosi (Sc Lago d’Orta), Alessandro Brancato (RYCC Savoia), Lorenzo Bernard (Canottieri Armida) e Greta Elizabeth Muti (Sc Olona 1894), oltre appunto a Lorena Fuina (SC Rumon).
Il
quintetto è reduce da un 2019 spettacolare, che ha regalato loro l’argento in
Coppa del Mondo proprio a Poznan e, come detto, il bronzo iridato, con annesso
pass per Tokyo 2021.
Ricordiamo che nel pararowing PR3 l’atleta utilizza tutto il corpo: gambe,
tronco e braccia. Appartengono a questa categoria atlete e atleti non vedenti,
amputati a un arto o con altre minime disabilità fisiche.
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