Cerimonia di inaugurazione, oggi a Dervio, del parco “Norma Cossetto”. L’area verde è stata oggetto di rinnovamento e di una prima sistemazione.
“Sono più d’uno - spiega il sindaco, Stefano Cassinelli - i motivi per i quali l’amministrazione comunale è orgogliosa di questa intitolazione. Il primo è che si tratta della prima intitolazione di un’area pubblica a una donna a Dervio. C’è “Santa Cecilia”, ma più che di toponomastica femminile si tratta in quel caso di toponomastica religiosa. Abbiamo così ritenuto doveroso rivolgere lo sguardo verso le figure femminili che tanto hanno dato al nostro mondo”.
Questi stessi aspetti sono stati sottolineati anche da Melissa Rigoli, dell’Associazione italiana toponomastica femminile, la quale ha ringraziato il Comune per la sensibilità di cui ha dato prova.
Cassinelli prosegue: “Il secondo aspetto è architettonico. C’erano queste due colonne da tempo oggetto di critiche e addirittura l’ex Amministrazione aveva proposto nel programma elettorale l’abbattimento delle due colonne esistenti. La scelta di questa Amministrazione è stata invece quella di rinnovare e non di distruggere. Ci siamo anche confrontati con l’ex sindaco Macchi, che era in carica quando la piazza venne ristrutturata, e con lui abbiamo condiviso questa scelta che ha portato alla creazione di un arco con un messaggio di benvenuto da parte del Comune a chi arriva in stazione”.
Il consigliere Michael Bonazzola ha introdotto le famiglie degli esuli istriani e fiumani che hanno ricordato le loro storie e le vittime delle foibe. Matilde Plazzotta ha letto alcuni passaggi del libro scritto da suo nonno e proprio i discendenti di quegli esuli hanno tagliato il nastro dopo la benedizione impartita da don Marco.
L’onorevole Paola Frassinetti, vicepresidente della Commissione cultura e istruzione della Camera, ha quindi sottolineato “il valore del ricordo di questi fatti storici per troppo tempo dimenticati”.
Il primo cittadino ha altresì ricordato che la medaglia d’oro al valor civile alla Cossetto fu assegnata dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, uomo della Resistenza, e ribadito che “si deve fare un approccio storico e della memoria a questi eventi e non dare connotazioni politiche semplicemente per fare polemiche”.
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