Nelle scorse settimane Luciano Maria Rossi aveva scritto una lettera aperta ai tre candidati alla carica di sindaco di Mandello Riccardo Fasoli, Sergio Balatti ed Eros Goretti. Un intervento, il suo, indirizzato peraltro idealmente a tutta la cittadinanza. Ora Giovanni Sicola, candidato consigliere della lista civica “Un’altra Mandello”, indirizza a Rossi la missiva che di seguito pubblichiamo:
Gentile professor Rossi, quando avevo letto il suo post del 17 agosto non mi ero ancora candidato alla competizione elettorale per il rinnovo dell’amministrazione comunale e avevo messo d’istinto un bel “like” a quanto da lei scritto. Pochi giorni dopo mi venne chiesto di raggiungere il gruppo “Un’altra Mandello” per completare la lista elettorale e dissi di sì per un motivo molto semplice: le persone e il programma proposto rispecchiavano e ampliavano notevolmente gli argomenti che lei aveva esposto.
Ciò detto, rilevo che la sua era una petizione, una giusta e accorata richiesta rivolta ai candidati sindaci di tenere al centro dei rispettivi programmi, quasi una linea guida, argomenti importanti come quelli dell’educazione e della coesione sociale dei mandellesi, ma non era certo una richiesta di risposta da parte loro in modo che avessero agio di esporre i loro programmi elettorali.
Bene ha fatto il candidato sindaco Eros Goretti a stare zitto dimostrando la sua correttezza di comportamento, perché purtroppo lei è caduto nella trappola di ben più navigati politici che hanno usato il suo appello (ripeto condivisibile, giusto nella sostanza e su cui mi trova pienamente d’accordo) per farne un mezzo di propaganda elettorale inaspettato.
Io credo che molto più delle chiacchiere e delle promesse elettorali (riguardo alle quali, se qualcuno ha perso la memoria, dovrebbe riprendersi quanto pubblicato nella precedente tornata elettorale dall’attuale Amministrazione e verificare quanto mantenuto) contano, dicevo, i fatti. E i fatti ci stanno dicendo che a Mandello c’è qualcuno a cui sta dando molto fastidio che il programma elettorale, ma soprattutto l’ascolto che la lista “Un’altra Mandello” sta dando ai cittadini, siano perfettamente in linea con quanto lei scrisse quel 17 agosto.
Ecco dunque arrivare la calunnia, la maldicenza messa in giro ad arte sulla connotazione politica della nostra lista (connotazione politica che non esiste) e il danneggiamento dei nostri manifesti elettorali, financo l’intimidazione fisica di una candidata della lista “Casa Comune”: è questo, signor Luciano, che lei intendeva nella sua proposta? Io non lo credo proprio, ma è quello che sta succedendo ed è giusto che i cittadini di Mandello vengano a saperlo!
Non si può da una parte lisciare il pelo agli elettori e dall'altra praticare, sottacere o avallare comportamenti che sono l’esatto opposto di quanto si dichiara. E’ contro questo modo di intendere la relazione tra gli amministratori e i cittadini che il candidato sindaco Eros Goretti sta impegnando se stesso e i tutti i suoi candidati, contro i discorsi di facciata che non hanno mai portato concretamente a un vero e costruttivo confronto tra amministratori e amministrati, salvo poi fare i fuochi d’artificio a ridosso delle elezioni. Ed è anche contro una politica fatta di colpi bassi per nascondere i propri punti deboli e che approfitta di ogni occasione, più o meno corretta, per utilizzarla come passerella elettorale, ivi compresa una bella risposta infiocchettata a un cittadino onesto e volenteroso come lei.
Non voglio erigermi ad avvocato difensore del candidato sindaco Goretti che non ne ha bisogno ed è in grado di sbrigarsela molto meglio di me in questo campo, ma mi è sembrato giusto e doveroso rimarcare la finalità per la quale le sono arrivate le altre risposte.
Giovanni Sicola
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