Una lettera aperta indirizzata al gruppo Piaggio e al responsabile del marchio Moto Guzzi. A scriverla è un appassionato guzzista triestino in previsione dello storico traguardo del centenario della Casa dell’Aquila. Quello che segue è il testo della missiva:
Piaggio, se ci sei batti un colpo! Vado in moto da una vita, ho incontrato tutti i tipi di bikers e posso dire che il più autoironico, sognatore e legato alle tradizioni e radici del suo marchio preferito è il guzzista.
Il guzzista è un moderno don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento, contro il suo stesso amore perché la realtà è diversa da come il guzzista immagina il suo marchio.
Dico questo perché tra i guzzisti amici miei c’è apprensione per quel che riguarda un luogo e una data: Mandello, 15 marzo 2021. La Guzzi compie 100 anni.
Il problema è il silenzio imbarazzante della Piaggio a proposito di questo evento. Qualunque altro marchio, vista l’importanza, avrebbe già fatto trapelare qualche rumors per tenere alta la soglia di attenzione anche da parte dei media e invece da Pontedera sembra che quasi si siano dimenticati di possedere il marchio Guzzi.
Sì, perché da quando Piaggio ha rilevato nel 2005 il marchio delle rosse di Mandello c’era tanta aspettativa da parte del mondo guzzista. Promesse sono state fatte per dare nuova vita agli spazi dentro lo stabilimento con nuovo polo museale, un’area meeting per incontri tra appassionati e azienda. Nel tempo si è parlato anche di rinnovare l’offerta della gamma disponibile.
Di tutte queste promesse, troppo poco è stato fatto secondo il popolo lariano. Sparite dal listino senza nessun rimpiazzo la serie Breva/Norge, Nevada, Stelvio e Griso. In Germania quando la Griso è uscita di produzione hanno pianto, i guzzisti teutonici, specie guardando verso la storica concorrenza che su una moto che molto ricorda la Griso ha costruito una intera famiglia di modelli boxer attingendo dalla storia del marchio per personalizzare ogni singola moto.
La Griso aveva ancora del potenziale, quindi. Chi aveva la Stelvio non ha avuto altre eredi e non pago della piccola TT 85 ha finito per abbandonare il marchio e passare ad altre concessionarie. Questo ha impoverito la gamma e messo in crisi i concessionari, che per diversificare l’offerta ai clienti hanno dovuto farlo con altri brand.
Dal 2005 a oggi i progetti Piaggio per Guzzi sono stati la V9, la California e la V85 TT. Tre modelli in 15 anni. La V7 ha subìto dei rinnovi ma non è un modello del nuovo corso. Ora in molti si chiedono quali sorprese abbia in serbo la Piaggio per il 2021 per festeggiare come merita un marchio dalla storia così importante come Guzzi. E visto che mancano pochi mesi sembra imbarazzante che nulla trapeli da qualche pagina di giornale o da qualche avvistamento.
Del nuovo museo nemmeno un euro di investimento, però qualche Guzzi è finita al nuovo museo Piaggio a Pontedera. E sui modelli nuovi? Chi sa parli. Alcuni guzzisti si chiedono chi siano i fornitori dei componenti della V85 visto che gli storici fornitori di parti meccaniche, tutti in zona fabbrica, sono stati tagliati fuori.
Anche la California, che tanto interesse ha ricevuto alla presentazione, sembra oggi abbandonata. Mancano quei piccoli, costanti, necessari aggiornamenti per tenere viva la gamma e attirare i clienti nuovi e vecchi. Serve soprattutto avere una scelta ampia di moto che per ora è insoddisfacente.
Ricordo la data: Mandello, 15 marzo 2021, la Moto Guzzi compie 100 anni. Non è una cosa da tutti i giorni e se la Piaggio si rendesse conto dell’importanza storica di Guzzi saprebbe che il mondo delle due ruote è pronto a riversarsi per le strade lariane da ogni dove e a riempirle per bene.
Non pretendo ruote panoramiche e modelle vicino a 5 moto inedite, ma almeno la consapevolezza di voler tenere viva l’attenzione su un marchio prestigioso come questo.
Concludo con l’augurio che mi sia sbagliato e che al centenario Piaggio stupisca il mondo delle due ruote con delle Guzzi tanto belle da dare uno scossone al mercato e che rendano ai guzzisti quella felicità e quell’orgoglio italico che meritano.
Matteo Lenarduzzi (bradipo ita) - Trieste
Sono pienamente d'accordo con questa analisi. Però sono ottimista x il futuro della azienda, non credo che starà a guardare le stelle il gruppo Piaggio. . . . !!!!!
RispondiEliminaIn piaggio penso che il discorso e uno vendi senza investire va bene. E basta vivono un po' sugli allori. Vedi che fine gli hanno fatto fare Laverda Gilera. praticamente scomparse
EliminaDALLA MIA ULTIMA LE MANS BUIO ASSOLUTO A QUANDO UNA MOTO SPORTOVA COME SI DEVE , TANTE PROMESSE, NESSUNA MANTENUTA
Elimina.. ..Colaninno....un nome una garanzia....Olivetti...Alitalia ...gruppo piaggio
RispondiElimina6 1 grande!!
EliminaEcco appunto i capitani coraggiosi che hanno stroncato l/4eccellenze industriali Italiane..ne facciamo a meno di queste esseri incapaci, ma rapaci a prendere fianziamenti e non restituirli.
EliminaHai ragione.... Io sono uno di quelli che si è allontanato.... Ma mi tengo ancora una vecchia ma bellissima cali ev
RispondiEliminaHo sempre ammirato le moto italiane e sempre sarà così. Non sono guzzista ma un gilerista e vi assicuro che la questione è identica. Un consiglio a tutti i guzzisti: organizzatevi subito e fate da voi. Come il detto aiutati che il ciel ti aiuta. Non aspettatevi nulla dalla Piaggio per loro sono solo spese in uscita. Chiudo su una mia riflessione; spesso mi auguro che la Piaggio vendail marchio ai Cinesi, sicuramente farebbero di più per mettere in risalto la marca. Sono stato recentemente al museo Piaggio. Non vendeno nemmeno una spilla con il logo Gilera. Detto questo ho detto tutto.
RispondiEliminaAbbiamo avuto le moto che hanno fatto storia mondiale del motociclismo la Gilera e stata la base per MV Agusta e la base per Honda. Io penso che per onor di quel che erano devono far qualcosa. Tanto vedo che Aprilia non vende molto prender qualche carena e cambiar colore e logo e provare buttarle sul mercato e veder che succede
EliminaAddolorato come vecchio guzzista SICH!!!Non ho che essere pienamente d'accordo con tutti voi���� L'immobilita' del gruppo è...... Vergognosa, stanno uccidendo un glorioso marchio.
RispondiEliminaVeramente una gamma lacunosa senza futuro... Che pena x un marchio favoloso e storico come Moto Guzzi
RispondiEliminawww.giorgioparodi.it ;-)
RispondiEliminaQui ci stiamo organizzando. Interessa?
Se penso a Ducati, BMW e Harley Davidson che, su richiesta (e pagando profumatamente), ti personalizzano non solo la moto ma pure i calzini, le mutande, il reggiseno e il cucchiaio da minestra, mi viene un nervoso, considerando che Moto Guzzi è un brand che si vende da solo, fa parte del "vintage" tanto di moda in questo periodo, è un marchio amato anche da chi non guida.
RispondiEliminaLa produzione di Breva, Griso e Stelvio, trattata come il giocattolo di un bimbo capriccioso, usato un po' e poi buttato via nonostante avrebbe potuto dare delle gran belle soddisfazioni.
Sotto un profilo imprenditoriale, una cecità che nemmeno l'ultimo degli stager inesperto potrebbe mostrare.
È un marchio che si vende da solo. Di più.
Si vende addirittura NONOSTANTE tutti i bastoni che gli hanno messo tra le ruote in questi ultimi anni.
Un peccato.
Davvero un gran peccato.
E uguale per Aprilia
RispondiEliminaGuzzista nei sogni da sempre ancor prima di amare le moto, orgoglioso possessore da due anni. È scandaloso come un gruppo industriale di livello mondiale, non riesca a sfruttare un brand come "Guzzi" una potenziale commerciale immenso. O forse lo vogliono far diventare un mito, qualcosa che non esiste più e se ne continua a parlare nelle favole...
RispondiEliminaPurtroppo piange il cuore sapere marchi storici come Guzzi Piaggio e anche Aprilia in mano ad un finanziere a cui del mondo moto e motori non importa una bella sega... ma se l'Italia è ridotta in queste condizioni è colpa anche nostra... non cerchiamo responsabilità altrove.. w l'Italia!
RispondiEliminaCome ogni marca italiana di campano di ricordi e prezzi esosi non giustificati dal prodotto che vendono, vedisi alfa romeo, lancia e fiat
RispondiEliminaCorretta analisi...
RispondiEliminaSono proprietario di un griso 1100 immatricolato 11/2005.
Vorrei qualcosa da affiancare al bestio, ma non trovo nulla.
Il v85 è carino... ma nulla più.
Serve qualcosa sui 1100 cc a salire.
Una naked col motorone 1400, una cali entry level per non svenarsi. Ma tutto langue.
Che peccato!
Il mio problema è che non riesco a salire su altri marchi. Ho preso in considerazione ktm, ma è lontana dal mio mondo.
Speriamo che esca una sorpresa. Ma dubito fortemente. Saluti a tutti i fratelli guzzisti e non!
Dovevo cambiare la mia California 1100i degli anni 80. Ma dopo tutte le problematiche subite, anche se era uscita la nuova, al sol pensiero di dover trattare l'assistenza...ho comprato un'Harley Davidson. È un altro pianeta come prodotto ed assistenza. Credo che per il marchio Guzzi se vogliono farlo crescere dovranno fare sostanziosi investimenti
RispondiEliminaNel cuore , guzzista da sempre (ho 48 anni) ma purtroppo per motivi economici non ho mai potuto averne una.
RispondiEliminaFinalmente sono riuscito ad avere un V50C per 200 euro.
Onestamente sentire questo prospetto, un po'mi rattrista.
La Guzzi purtroppo x lei è nel gruppo Piaggio che è nel gruppo fca e qualcuno si meraviglia! 😭
EliminaLa moto guzzi è un marchio glorioso che merita di vendere...che i manager si diano da fare lavorando sulla qualita'e sulla bellezza, piu che sul prezzo ....tanto sui vecchi che sui nuovi modelli....perché non si pensa ad una cilindrata intermedia di 500 o 650 c.c.?
RispondiEliminaEccellente analisi complimenti.non capisco che stanno ad aspettare gli ingegneri ad arricchire la gamma con nuovi motori V 90'raffreddatati a liquido e 4 valvole e ampliare la gamma Guzzi sono sicuro che la Guzzi rinascerebbe come la Fenice.
RispondiEliminaGrazie per i positivi commenti e grazie soprattutto a Claudio Bottagisi per avermi dato spazio. Basterebbe, se ci fosse la volontà, per Piaggio attingere dal passato e riproporre in chiave moderna modelli che oggi sarebbero ancora attuali. Penso a una moto leggera come il guzzino o il cardellino elettrico per girare in centro città, magari con un piccolo motore ibrido che carica la batteria. Penso a Dingo 400/600 che sia sulla linea di vendita della Scrambler o del Caballero. Penso che con i motori Aprilia si potrebbe fare una bella stradale carenata e magari farla scendere in pista in qualche categoria Super Sport o SBK.
RispondiEliminaPenso a una naked turistica con un V2 raffreddato ad acqua e compressore volumetrico al centro dei cilindri e da qui fare una nuova Norge.
Guzzi ha fatto tutti i tipi di motori, non solo il V2. Anche un bel 3 cilindri sarebbe bello da guidare. Ma è inutile sognare se chi comandanda non produce qualcosa di nuovo. Avevo suggerito a Piaggio di creare un'area meeting sempre aperta per far incontrare i guzzisti quando arrivano a Mandello, sul modello Ace Caffè e collegarlo al rinnovato museo. Un posto bello con moto appese, birra e fogli bianchi sui quali disegnare la propria guzzi come la vorremmo vedere in strada. Tutto questo si potrebbe realizzare con una raccolta fondi tra noi guzzisti e in cambio sulle pareti ci sarebbe una mattonella con inciso il nome e cognome di chi ha contribuito alla spesa.
Per me era una idea bellissima.
La realtà è che il museo apre 1 ora al giorno e nel week end quando arrivano i turisti giù Dall'Europa si mettono a ridere perché trovano chiuso un posto che dovrebbe esser sempre aperto.
Comunque grazie ancora.
Bradipo ita
Sono perfettamente d'accordo con voi ...Colaninno non è capace ad amministrare...fa solo fallire azienda...io ho comprato un Medley 125 nuovo e volevo mettere antifurto... alla concessionaria mi hanno detto metta catena è lo stesso... poi ho scoperto il perché vendono il mezzo ma hanno gli accessori del modello precedente non del nuovo dalle mie parti i concessionari piaggio stanno sparendo e lui...non se ne accorge nemmeno
RispondiEliminaCondivido, sono su una Guzzi fai 18 anni, allora 850 lemans non aveva rivali di tenuta, di frenata, e forse anche di prestazioni. Ed è da allora che immagino miglioramenti ed evoluzioni delle Guzzi. Purtroppo progressivamente sono state superate, chi comprare Guzzi oggi è perché è nato sulla Guzzi, peccato. Spero vivamente in qualcosa che dimostri la nostra inventiva e scuota il mercato.
RispondiEliminaBuonasera a tutti, secondo me il gruppo industriale di Pontedera non investe nel marchio Guzzi perché non venderebbe io credo che la Piaggio abbia fatto indagini di mercato e siccome il paese è quasi alla fame di certo la gente non pensa di comprare le Guzzi come al tempo stesso non compra nemmeno auto. Ci sono almeno 600000 auto invendute ancora e prodotte nel 2019 per il mercato italiano. Detto questo io ho una V7 Stone III comprata di seconda mano e me la godo. Un saluto a tutti i fratelli Guzzisti.
RispondiEliminaIl paese alla fame è quello che compra GS come se fossero ciao?
EliminaBuon giorno guzzista dal 2016,posseggono v7 II, dopo 4 anni vorrei passare a qualcosa di più moderno e potente aspetto la prossima stagione se Guzzi fara qualcosa di straordinario bene altrimenti mi guardo attorno. Con rammarico.
RispondiEliminaIo posego un vespa ma mi piacerebbe avere una moto Guzzi Stelvio
RispondiEliminaVespa original
EliminaSono proprietario di una vespa ma mi piacerebbe avere una moto Guzzi Stelvio
RispondiEliminaSicuramente hai ragione specialmente togliere la griso uno sbaglio.... Spero in una v85 stradale.. Cmq le guzzi sono bellissime io ho un v35 e un v7 classic che a mio parere è molto bello e visto le mie esigenze anche comodo che fossi in Piaggio non abbandonerei come progetto ma è giusto modificare e inserire qualcosa di nuovo... Viva la Guzzi
RispondiEliminaIo avevo una MG breva 1100, ottima Moto superiore alla BMW r1150 dell' epoca, però gli italiani comprano BMW perche'fa figo, poi una Stelvio bellissima ma c zzo ho triturato la distribuzione 2 volte ...... Minkia.
RispondiEliminaCi voleva Beggio!
RispondiEliminaPer me guzzista da 37 anni, il centenario della casa è l’ultima possibilta che do alla piaggio per vedere qualche cosa di nuovo, altrimenti devo cambiare marca!
RispondiEliminaVai di Giappone non sbagli
EliminaCondivido l'analisi fatta e da guzzista non sono molto ottimista. Per non comprare la v85 troppo piccola ho comprato una Stelvio ma , non si può sempre tornare indietro come i nostalgici, per quello ho già una Daytona numero 2 di telaio prima serie. Per turismo serve un rimpiazzo della Stelvio....speriamo in bene ma ...!!
RispondiEliminaHo un california titanium del 2005 mi si è già state la centralina sono rimasto fermo da maggio fino a settembre non si riusciva a trovarne una di uguale Piaggio e Guzzi rispondevano che non erano più in produzione perciò voleva dire buttare una moto si può dire nuova ,tramite i gruppi di Guzzisti su feisbuc che ringrazio ,sono riuscito a trovarne una dall'officina Guzzi dei fratelli Trinco che ringrazio a Rovereto .Piaggio sveglia e prendi provvedimenti !
RispondiEliminaNon sono un Guzzista ma concordo con quanto detto, la Piaggio fa lo stesso errore anche con la meno blasonata Aprilia che ha comunque un grande potenziale. È veramente un peccato non capire e sfruttare tutto questo
RispondiEliminaSono un vecchio guzzista...non dico ai progettisti del gruppo Piaggio come deve essere fatta la moto del rilancio del marchio (1/2/3/12 cilindri...turbo,volumetrico...raffreddamento aria,olio, acqua...cilindrata)
RispondiEliminal'importante è che pesi 170 kg. col pieno,350 km di autonomia,100 cv, altezza sella regolabile e naturalmente allestita in tre versioni strada,adventure,sportiva...
Sono un guzzista da diversi anni e per questo vi dico che la prossima moto Guzzi sarà uguale alla precedente con una cromatura lì dove era nero, il cavalletto di un altro colore e 2 CV in più... sempre la solita storia.
RispondiEliminaBmw i suoi 40 anni della GS li sta pubblicizzando alla grande ... se per il centenario non vedrò qualcosa di eclatante abbandonerò per sempre il marchio .
RispondiEliminaIl gruppo Piaggio ha preso la Guzzi nel pacchetto con Aprilia e non dimentico un intervista in cui l'AD (credo) di allora dichiarò che avrebbe potuto essere ceduta se ci fosse stata un'offerta congrua. Poi si è capito il valore del marchio e l'atteggiamento è cambiato. La guzzi ha disperatamente bisogno di un moderno v2 1200/1300..lo presenteranno? Spero, ma ci credo poco. Se a settembre non presenteranno nulla a gennaio 22, dopo 33 anni di Guzzi mi presenterò a malincuore al concessionario Ducati con il libretto degli assegni in mano... che tristezza
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