(C.Bott.) 21 settembre 2020. E sono 88! Sì, tanti sono gli anni che Claudio Redaelli, appunto classe 1932, festeggia oggi. Un traguardo significativo, tagliato fortunatamente in salute e proprio nel giorno in cui l’Italia è alle urne per il referendum confermativo per il taglio dei parlamentari.
Già, un accostamento non casuale quello del compleanno del giornalista originario di Oggiono con il voto di ieri e appunto di oggi perché la storia di Redaelli - artefice della bella quanto fortunata avventura del Punto Stampa intrapresa e portata avanti nelle vesti di direttore responsabile della testata per oltre un trentennio in formato cartaceo e da qualche anno a questa parte online - si lega a filo doppio alla politica e alla pubblica amministrazione.
Dapprima consigliere comunale a Oggiono, dove tuttora risiede, poi per tre mandati tra i banchi del consiglio provinciale di Como, consigliere e vicepresidente dal ’63 all’81 dell’ospedale di Lecco, ha legato il suo nome al giornalismo e all’editoria lecchese.
Basti pensare alla trilogia L’Adda, il nostro fiume, dettagliata ricerca storica del territorio oggetto di quei tre volumi impreziositi dal materiale messo a disposizione dall’indimenticato Pietro Pensa, nel corso degli anni riscoperti anche per il loro valore rigorosamente scientifico.
Un legame molto particolare di Claudio Redaelli è anche quello con la Valtellina, intrecciato a partire dal 1953 quando, all’epoca segretario della Fgci di Lecco, proprio Redaelli venne invitato a tenere una riunione della Federazione giovanile comunista all’Abetina di Sondalo. E sempre in Valtellina ha seguito per oltre tre decenni il Premio internazionale di pittura “Contea di Bormio”.
Nel campo dell’editoria sono molteplici le pubblicazioni date alle stampe dalla Cbrs, dalle Edizioni San Martino e dal Punto Stampa. Tra le più recenti ci piace citare i tre volumi Pietre di fede - Chiese e campanili della città di Lecco “firmati” da Angelo Sala, prematuramente scomparso.
Redaelli ha vissuto in prima persona tutti gli avvenimenti politici, istituzionali, culturali ed economici della città di Lecco e della sua provincia, fino ad allargare il suo orizzonte al territorio dell’arco alpino e, più in generale, alle problematiche e alle aspettative della Lombardia.
Significativi anche i suoi passaggi politici con una data su tutte, il 1948, l’anno della sua iscrizione al Partito comunista italiano. Da quella stessa data in avanti, tra l’altro, ha vissuto in prima linea tutti i principali avvenimenti che hanno coinvolto la classe operaia lecchese.
Insomma 88 anni di fatti, lealtà e ideali. Di impegno e professionalità al servizio del giornalismo e, come detto, dell’attività editoriale.
Buon compleanno, Claudio!
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